ArcelorMittal: Siamo sfiancati non fate gli sciacalli salvate le nostre famiglie

La rabbia degli operai: la lotta continua. Sentiamo che la terra ci frana sotto i piedi

Rizzo: non chiediamo elemosina ma lavoro. Dovete fare presto. Appello a politica e imprenditori

Luogosano.  

Ad un mese dall'inizio della vertenza continua la lotta dei lavoratori dell'Arcelor Mittal di Luogosano. 70 lavoratori rischiano il licenziamento collettivo. La multinazionale ha annunciato la chiusura dello stabilimento e si cerca un nuovo acquirente , che possa rilevare lo stabilimento. "Siamo distrutti e sfiancati ma la lotta continua - dichiara Michele Rizzo rsu cgil ArcelorMittal -. Vogliamo assolutamente salvare il nostro lavoro. Ci appelliamo alla buona politica e ad imprenditori illuminati. Quanti interessati vengano a vedere il nostro stabilimento su cui puntare e da potere rilanciare. E' una fiore all'occhiello che non deve chiudere. Non chiediamo elemosina ma lavoro. Le nostre sono famiglie monoreddito, il nostro stipendio risulta vitale. Sentiamo che la terra ci frana sotto i piedi, al solo pensiero di perdere il posto di lavoro. La politica deve fare fronte comune per aiutarci". Intanto per il prossimo 29 aprile è previsto un nuovo tavolo in Regione Campania.