I consiglieri comunali Gerardo De Stefano e Gabriele Pisano di “Solofra democratica” ed Agata Tarantino del Partito socialista italiano esprimono profonde riserve rispetto alla bozza del piano urbanistico comunale. L'analisi della documentazione in nostro possesso, spiegano, riporta un’analisi, spesso neanche troppo definita, dei valori naturali, ambientali e storico culturali, dell’esigenza di difesa del suolo, dei rischi derivanti da calamità naturali, dall’articolazione delle reti infrastrutturali e dei sistemi di mobilità del territorio. Per quanto concerne il documento strategico, parte integrante del preliminare, non risultano soddisfacenti e chiari i dati riguardanti gli obiettivi generali e le scelte di tutela e valorizzazione degli elementi di identità culturale del territorio urbano e rurale. Inoltre la trasformabilità ambientale ed insediativa del territorio comunale, inclusa l’adozione di principi e criteri perequativi e compensativi da implementare ed attuare nel piano programmatico-operativo è troppo vaga e sintetica e non permette di individuare i capisaldi e i criteri di progettazione. Non si riscontra nessuna valutazione e potenziamento di determinate linee della mobilità, oppure interventi di ricucitura di aree periferiche con scarsità di servizi, anche indicando l'incremento di determinate funzioni in aree determinate. Non si evincono attività tese ad individuare gli obiettivi generali e finali, con elaborazione di grandi linee d’azione, indicazione dei mezzi organizzativi e finanziari per perseguirle. Il tutto sembra essere agglomerato con un'attenzione più al calendario elettoralistico, che per la vera utilità della cittadinanza; sono assenti, infatti, i necessari approfondimenti sulle notevoli complessità del territorio solofrano. Tutto ciò fa sì che la nostra valutazione e le nostre considerazioni, sul Preliminare di Piano e sul Documento strategico di Piano Strutturale presentati, siano di forte preoccupazione e di inadeguatezza rispetto alle aspettative e alle prospettive del paese. Le questioni vere del paese sono accantonate e prive della dovuta attenzione; le linee del Piano preliminare e del documento strategico del Piano strutturale non individuano e non danno risposte né al presente né al futuro del paese”.
Giuseppe Aufiero