Graziella Moschillo: "Vi racconto chi è Gaia Volpe"

Parla la prof del Liceo Parzanese di Ariano Irpino, dopo il prestigioso traguardo della sua alunna

La lettera della prof

Ariano Irpino.  

Dopo la premiazione nella sala consiliare Giovanni Grasso del Comune di Ariano Irpino, oggi è stata la volta di Monteleone di Puglia, il suo paese d'origine. Due giornate di festeggiamenti meritatissimi per Gaia Volpe la quindicenne, vincitrice delle Olimpiadi di italiano a Torino al cospetto di ben 1200 le scuole che hanno preso parte alle selezioni, 70.000 partecipanti e 85 finalisti. A tracciare un profilo preciso e davvero molto bello della studentessa modello, è stata la sua insegnante Graziella Moschillo, che ha condiviso con Gaia, l'affascinante esperienza piemontese.

"Prima della nostra “avventura” torinese, conoscevo solo Gaia studentessa: una graziosa quindicenne, educata, compita, precisa e, inutile ribadirlo, molto diligente e studiosa. In poche parole, una studentessa modello.

Il soggiorno a Torino, anche se breve, mi ha dato l'occasione di conoscere Gaia persona che, devo confidartelo, è ancora migliore di Gaia studentessa.

Ricordo che, quando siamo salite sul treno a Napoli dirette a Torino, tu hai subito inserito le cuffiette del telefonino nelle orecchie per comunicarmi la tua intenzione di startene in silenzio, tranquilla e di non sorbirti le mie chiacchiere.

Dopo il lungo viaggio in cui ti ho notata assorta nei tuoi pensieri e probabilmente nelle tue preoccupazioni di dover stare qualche giorno lontana dalla tua bella famiglia, siamo finalmente arrivate a destinazione e ho percepito che già è cambiato qualcosa tra noi. Si stava pian pianino rompendo il ghiaccio e non eravamo più docente e discente, ma non avrei ancora saputo definire cosa...

Poi ci sono state giornate intense di impegni: convegni, visite a monumenti, la competizione, passeggiate, qualche confidenza, risate...

Per farla breve, ci siamo arricchite di cultura, bellezze artistiche, emozioni e nuove esperienze. Potevamo considerarci già soddisfatte, ma ecco che arriva il fatidico giorno della proclamazione dei vincitori delle Olimpiadi di Italiano. Noi stavamo sedute in terza fila, tranquille e rilassate, quando abbiamo sentito pronunciare il tuo nome accompagnato a quello del Liceo “Pietro Paolo Parzanese” di Ariano Irpino. E' esplosa allora l'emozione: non ho potuto fare a meno di abbracciarti forte, forte e di rivelare a tutta quella platea costituita da illustri letterati, accademici, docenti e studenti preparatissimi delle scuole non solo d'Italia ma anche dell'estero la mia incredulità.

Uno scricciolino proveniente da un paese da molti sconosciuto e da un Liceo che, seppur storico, è situato in una piccola realtà, è riuscito ad imporsi tra tanti concorrenti. Che dire di più?

Quelle forti emozioni che mi hai regalato e che anche tu sicuramente hai provato ci hanno maggiormente unite : durante il viaggio di ritorno, complice anche il tuo cellulare bloccato, non hai indossato più le cuffiette, ma ti sei aperta al dialogo. E allora abbiamo ininterrottamente parlato, riso e condiviso le nostre forti emozioni; quel ghiaccio iniziale si è sciolto e ha ceduto il posto ad un caldo raggio di sole che ha illuminato la tua bella persona che ammiro, oltre che per la preparazione, per il garbo, la modestia, il senso della misura e la determinazione, doti che sono frutto anche dell'esempio e dell'educazione ricevuti dalla tua bella famiglia che ho avuto il piacere di conoscere grazie a te. Un affettuoso abbraccio dalla tua prof. Graziella Moschillo."