Nessuna traccia ematica evidente all’interno o all’esterno della vettura. Una traccia incerta è stata rilevata sul gancio del portellone posteriore della T Roc. Questo l’esito dell’accertamento da parte del Ris, il gruppo speciale giunto da Roma su incarico della Procura di Avellino, che ha eseguito un accurato controllo con luminol nell’auto noleggiata la sera della scomparsa di Domenico Manzo, il 69 enne che non è più tornato a casa dall’8 gennaio del 2021.
I tecnici del Ris, alla presenza degli avvocati, delle parti chiamate in causa nell’inchiesta, insieme ai periti e consulenti di parte, hanno isolato, dunque, un’unica traccia. Un piccolo elemento che verrà analizzato in laboratorio, perché al momento del controllo non è stato possibile stabilire se fosse sangue o meno. Secondo i consulenti della scientifica la traccia isolata può appartenere a qualsiasi agente esterno, detergente, alcol, succo di frutta o sangue, per l’appunto. Il test combur, è un test genetico che reagisce con il ferro, quindi potrebbe rilevate tutte le sostanze, anche biologiche e una leggera positività l’ha data – ha spiegato la dottoressa Marina Baldi, la genetista che oggi ha sostituito la criminologa Bruzzone, nominata da due degli indagati – ma questa è soltanto una prima scrematura che viene fatta, poi bisognerà analizzarla in laboratorio”.
Inoltre, è stata prelevata anche parte della vernice della vettura per una eventuale comparazione futura. Se mai dovessero trovare il corpo di Manzo, si potranno effettuare tutti gli accertamenti, compresi quelli di un possibile impatto con l’auto.
In settimana, intanto, verrà ascoltato un altro testimone chiave. I magistrati inquirenti hanno chiesto anche una proroga delle indagini, perché i termini per la conclusione stanno per scadere e invece hanno bisogno di più tempo per l’acquisizione di nuovo materiale.
Ieri mattina davanti alla caserma dei carabinieri di Avellino c’erano anche alcuni degli indagati, tra questi Loredana Scannelli, la giovane che la sera della scomparsa di Manzo era alla guida della T Rock, successivamente la macchina è stata guidata dal suo ex fidanzato Alfonso Russo, entrambi indagati nell’inchiesta. Ma dalle immagini delle telecamere nell’ora in cui è scomparso Manzo, si vedono altre vetture percorrere sempre la stessa strada, tra via Annunziata e la strada della stazione, zona in cui è stato visto per l’ultima volta il pensionato.