Spari in città: inquirenti al lavoro su targhe e tabulati telefonici

Elementi utili potrebbero arrivare dall'esame dello stub effettuato su volto e mano di Peluso

spari in citta inquirenti al lavoro su targhe e tabulati telefonici
Avellino.  

di Paola Iandolo 

Sugli agguati avvenuti domenica 19 e martedì 21 gennaio sono a lavoro i carabinieri del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Avellino. I militari stanno mettendo in relazione targhe di auto in transito nei punti indicati come i luoghi degli agguati con i dati acquisiti dai tabulati telefonici. Ma non solo. Sotto la lente d'ingrandimento anche sms e telefonate effettuate subito dopo i ferimenti. Elementi che verranno incrociati con le immagini di videosorveglianza prontamente acquisite dagli uomini dell'arma. Intanto via via che vengono escussi testimoni e residenti delle zone, emerge che alla base dei due agguati vi sarebbero vicende sentimentali, fortemente connesse agli interessi sulle piazze di spaccio. Elementi utili per gli inquireinti potrebbero arrivare già nelle prossime ore dall'esame dello stub effettuato sul volto e sulla mano di Ezio Peluso, il 41enne di Parco Castagno gambizzato dopo 48 ore dal ferimento di Luigi Valente a Rione Mazzini, il 19enne di Capocastello e figlio del boss Carmine Valente, detto Caramella.