La diocesi di Salerno, Campagna Acerno (vi ricadono le comunità di Solofra e Montoro) ha presentato il rapporto sulla povertà redatto dalla Caritas diocesana. Alla guida dell’ente benefico, dal 2006, c’è don Marco Russo anche parroco della parrocchia di S. Agata vergine e martire a Solofra. E proprio nella cittadina conciaria ci sono due centri di ascoto della Caritas, a S.?Agata e nella Collegiata di?S. Michele, che con le loro rilevazioni unite a quelle fornite da altri 19 centri di ascolto, nove caritas parrocchiali e due caritas zonali hanno contributo a mettere insieme i dati del report. I dati dicono che “ad oltre cinque anni dallo scoppio della crisi nazionale la diocesi ha visto cambiare il volto delle persone che frequentano il Cda e Caritas parrocchiali. E' aumentata la richiesta di aiuto per le necessità primarie. La distribuzione dei viveri è organizzata nella maggior parte delle parrocchie anche dove non c’è una Caritas strutturata. Occupati e pensionati, una volta estranei al disagio sociale, sono sempre più coinvolti dalla vulnerabilità economica. L’aumento della presenza degli italiani. Il 48% degli utenti che si sono presentati agli sportelli delle caritas parrocchiali e dei Cda sono stranieri: il 56% extracomunitario e il 44% comunitario. Sono per il 48% maschi e per il 52% femmine; sono stati accolti persone provenienti da oltre trenta nazioni ma le più numerose sono per il 35% persone provenienti dalla Romania e per il 18% provenienti dal Marocco”. “Le richieste più numerose che vengono fatte agli operatori dei Cda e caritas parrocchiali, riguardano i beni primari come viveri e vestiario, e un sostegno economico per i pagamenti delle utenze”. “Seguono, conclude il rapporto, la richiesta di lavoro soprattutto da parte delle donne sia italiane che straniere e il sostegno per le spese medico/farmaceutiche. Gli interventi sono diventati sempre più legati all’accompagnamento”.
Giuseppe Aufiero