Il momento è di quelli rompicapo, pieni di dubbi, incertezze. La Salernitana si chiude in sé stessa, cerca di trovare unione e compattezza scegliendo la strada del ritiro iniziato ieri dopo la seduta di scarico post-Cremonese. Con il Cesena serve una vittoria in grado di cancellare i timori e le pressioni sulla panchina di Martusciello e ritornare a puntare con forza alla parte sinistra di classifica.
Una scossa necessaria anche per un ambiente passato dall’entusiasmo e dall’ottimismo dettato anche dai proclami della società all’incertezza sul momento della squadra. La vittoria all’Arechi manca da due mesi, da quel palpitante 3-2 alla Sampdoria in rimonta che fece immaginare tutt’altro cammino. Poi il ko con il Pisa, il pareggio senza gol con il Catanzaro e infine la sconfitta con lo Spezia nel primo vero test di maturità della Bersagliera. Momento “no” che ha però minato anche l’umore della tifoseria. Per il turno infrasettimanale di domani infatti sono stati staccati poco più di 2600 biglietti, per un Arechi al momento da “appena” 7000 spettatori. Si va verso il minimo stagionale (con lo Spezia era stata superata quota 10mila), con le attenuanti però del giorno feriale e dell’orario serale che non permettono grande affluenza.