Il co-patron della Salernitana, Marco Mezzaroma, questa sera è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione Granatissimi in onda su Ottochannel 696.
ARECHI VUOTO - “Dispiace vedere che una squadra che si sta esprimendo così non riscuota l'interesse del pubblico. Non voglio credere che tutto questo sia legato a qualche motivazione nei confronti della proprietà, perché questo è un qualcosa che va al di là della mia comprensione. Con il Benevento è stata una partita particolare, era un derby, per di più contro una squadra che sta dimostrando sul campo la sua forza. Ho l'impressione che ormai nel calcio moderno, si giochi molto più fuori dal campo”. Disaffezione che la società ha provato a contrastare con qualche iniziativa simpatia. “Abbiamo cercato di fare agevolazioni, comprendendo anche che il momento non è dei migliori. Bisogna fare il tifo per la squadra al di la del presidente o della società. Io sono cresciuto in questo modo”.
IL FUTURO DI VENTURA - Mezzaroma, a chi gli chiedeva del futuro di Gian Piero Ventura, ha spiegato che “la stima è la fiducia nei confronti di Ventura è assoluta, sta lavorando bene. Stiamo nel mezzo di un campionato c’è tutto ancora da giocare, siamo concentrati su questo. Fermo restando che abbiamo grande stima nei suoi confronti”.
"FELICE PER CERCI" - Elogi anche per Alessio Cerci che, finalmente, contro il Venezia è riuscito a esprimere il suo valore. “Era una gara molto difficile, non parlo mai dei singoli ma per una serie di motivi mi ha fatto piacere vedere Cerci giocare così. Ho sempre detto che il destino è nelle sue mani, ma sono contento”.
CORONAVIRUS & PORTE CHIUSE - Il co-patron della Salernitana, che è anche vicepresidente della Lega B, ha poi parlato della decisione di giocare le prossime partite a porte chiuse per l'allerta Coronavirus. “Non c'è molto da commentare. Ho visto pochi minuti fa un'intervista all'allenatore del Liverpool al quale hanno chiesto un parere sul Coronavirus. Lui ha detto che è un allenatore e che si attiene a quanto decidono persone più competenti. Sposo in pieno questo modo di pensare. A livello governativo hanno deciso che la cosa migliore è continuare l'attività, noi come calcio non possiamo far altro che attenerci, sperando che questa situazione passi quanto prima. In Lega nei giorni scorsi abbiamo fatto anche un consiglio informale. Lo stop dei campionati era una delle ipotesi sul tavolo . Devo dire che anche in base a quanto emerso, forse, la scelta di giocare a porte chiuse è stata la migliore. Mi rendo conto che è impattante e nega la presenza a uno degli attori principali, ma quantomeno mette tutti sullo stesso piano. Potevano esserci disparità. È pur vero che le società subiscono un danno così come lo subiscono i tifosi. Cercheremo di trovare qualche forma equa e di buon senso per tutti. Stiamo vivendo una situazione eccezionale, abbiamo bisogno di risposte eccezionale, non prometto né escludo niente”.