Etnie e femminicidi, De Luca si smarca dalle accuse della sinistra a Nordio

Il presidente della Campania: la sicurezza è un tema che riguarda trutti

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Salerno.  

"Il tema della sicurezza è un tema decisivo. Il valore sicurezza ha assunto il valore che ha avuto in Europa, in Occidente, il tema del lavoro. Oggi il tema della sicurezza è un valore che tocca trasversalmente tutti i ceti sociali". Vincenzo De Luca si smarca dalle accuse del campo largo al ministro della Giustizia Carlo Nordio che ieri a Salerno, rispondendo ad una domanda di Otto Channel, aveva parlato di "diverse sensibilità" di alcune etnie a proposito della violenza di genere.

"Spiego da venti anni che il tema della sicurezza riguarda soprattutto la povera gente perché chi ha i miliardi, la vita sociale se la vive o nei quartieri separati o in altre parti d'Europa. Della sicurezza hanno bisogno soprattutto i cittadini normali, quelli che vivono la propria vita sociale nei quartieri popolari, nelle ville comunali, nei parchi. Dunque, la sicurezza è un bene essenziale. Ovviamente la sicurezza non coincide con la repressione. Questa è la visione delle forze reazionarie. La sicurezza comporta interventi a 360 gradi, significa lavorare sulle famiglie, lavorare sulla riqualificazione dei quartieri, significa lavorare nelle scuole, trasmettere valori alle giovani generazioni. Ma arriva un momento nel quale è necessario prendere anche misure di carattere repressivo e non bisogna avere paura di questa parola. Chi vuole governare un paese deve dare risposte anche per l'oggi. Questo vale anche per i grandi progetti di integrazione che riguardano i migranti".

A proposito degli stranieri, De Luca ha aggiunto: "Noi abbiamo bisogno di migranti perché non c'è più la manodopera per le nostre aziende, per nostre imprese agricole. Abbiamo bisogno di flussi regolati ma dobbiamo anche dire con grande chiarezza che chi viene in Italia deve rispettare le leggi, le regole di vita e i costumi del nostro Paese. Noi in Campania abbiamo già fatto una esperienza che io ho denunciato decenni anni fa: sul litorale Domizio è nata una mafia di immigrati - non voglio dirvi di quale nazionalità - che è diventata più pericolosa della camorra", ha sottolineato.

"Vale per gli italiani, per i migranti, per gli stranieri: si devono rispettare le regole. Noi da decenni abbiamo perduto in Italia il principio di autorità: ognuno si sente autorizzato a fare quello che vuole, dai comportamenti notturni nella movida, a bande giovanili armate di coltelli che si sfidano di notte, a ragazzi che nelle scuole sversano il cestino delle carte in testa al docente, a ragazzi che, fermati dalle pattuglie, si rifiutano di fornire i documenti identificativi. Da anni e anni abbiamo contribuito a far perdere il principio di autorità, senza il quale una comunità non può vivere. Dunque, la sicurezza, così concepita, è un tema complesso ma non deve escludere anche momenti di repressione nei confronti di chi non intende rispettare le leggi", ha concluso De Luca.