Tribunale Sala Consilina, M5s: Va riaperto, anche così si combatte criminalità

Castiello e Gaudiano: "Vallo di Diano unico territorio ad avere il tribunale il un'altra regione"

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Sala Consilina.  

Il tribunale di Sala Consilina va riaperto. E' quanto sottolineato, in una nota congiunta, dal senatore del Movimento 5 stelle Francesco Castiello e la già Senatrice Felicia Gaudiano. “Il Vallo di Diano non può restare l'unico territorio in Italia ad avere la sede del tribunale in un'altra regione. - scrivono i due rappresentanti pentastellati - Quasi dodici anni sono trascorsi dalla chiusura del Tribunale di Sala Consilina, unico annesso fuori regione (con quello più piccolo di Lagonegro). Lo storico tribunale del Vallo di Diano, in provincia di Salerno, vanta due primati negativi: è l’unico tribunale ad essere stato accorpato ad un tribunale più piccolo, sia in termini di carico di lavoro sia in termini di dipendenti, ed è l’unico tribunale ad essere stato accorpato ad un tribunale di un’altra regione, il tribunale di Lagonegro in Basilicata. La conseguenza è che cittadini e operatori sono costretti a recarsi in una regione diversa da quella di residenza e in secondo grado la competenza è della Corte d’appello di Potenza anziché di quella di Salerno. Nella scorsa legislatura eravamo ad un passo dall’approvazione del disegno di legge S. 2139 in Commissione Giustizia".

“In questa legislatura ho presentato un disegno di legge S. 233 – prosegue Castiello - per rivedere i criteri di riorganizzazione dei servizi giudiziari territoriali in favore delle aree più disagiate e territorialmente complesse. Non è un problema solo del Movimento Cinque Stelle, del Pd o dei partiti di centro destra, ma è un problema del territorio, e tutte le forze politiche si devono riconoscere in questo obiettivo che noi del Movimento 5 stelle perseguiamo da anni con convinzione. Ben vengano oggi più proposte da parte di altre forze politiche. La finalità ultima è garantire sicurezza e giustizia in un territorio vasto, dalle enormi potenzialità, per evitare penetrazioni della malavita organizzata o fenomeni di corruzione. La giustizia è sinonimo di qualità della vita e di sviluppo economico sano”, concludono Castiello e Gaudiano.