“Non lo scopriamo certo oggi che il comune di Capaccio sia uno dei tanti feudi di un territorio sotto l’egida di un sistema alimentato da un intramontabile fenomeno di clientele e favori. Lo stesso sistema che da venti anni favorisce elezioni bulgare a personaggi come Franco Alfieri. Il corteo delle ambulanze per celebrare la vittoria del “re delle fritture” di De Luca è solo un esempio, tra i tanti, di come protagonisti e comprimari di questo sistema si sentano a tal punto impuniti da mettere a repentaglio vite umane, impiegando ambulanze del 118 per i festeggiamenti a sirene spiegate di un sindaco appena eletto.
L’indagine di oggi conferma il principale dei sospetti che abbiamo formulato quando, per primi, abbiamo denunciato il vergognoso carosello della notte del 9 giugno a Capaccio. Ovvero, che tra quei mezzi di soccorso ce n’erano anche alcuni che avrebbero dovuto stazionare h24 nelle apposite aree di sosta, per essere immediatamente a disposizione in casi di emergenza”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, dalla cui denuncia pubblica è scaturita l’indagine che vede coinvolte 18 persone.
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“Ci stupisce che, di fronte a episodi gravissimi come il carosello delle ambulanze, gestite da società riconducibili a un condannato per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, siamo stati l’unica forza politica ad avere il coraggio di denunciare, dando vita a indagini che stanno mettendo in luce un fenomeno più grave del corteo stesso. Nipoti, parenti, amici, ex mogli presunti intestatari fittizi di società in convenzione con l’Asl, per un’indagine che vede coinvolgi addirittura dirigenti sanitari. Tutto scaturito – conclude Cammarano - da una scellerata notte di festeggiamenti messi in piedi per rimarcare il sostegno a un uomo che più di ogni altro rappresenta l’emblema del sistema De Luca”.