Provinciali e la giravolta di Marco Galdi

Ferrara e Aliberti di Fratelli d’Italia-An: «Ha tradito il mandato dei suoi concittadini»

Cava de' Tirreni.  

La presentazione delle liste ha innescato il consueto vespaio di polemiche. Nel mirino l’ex sindaco di Cava de’ Tirreni, Marco Galdi, che in occasione delle prossime provinciali scende in campo con la Sinistra nella lista “La Provincia di Tutti”. Un cambio di fronte che non è certo piaciuto a chi, un tempo, era un alleato di Galdi al Comune di Cava come Fratelli d’Italia. «Alle elezioni amministrative del 2010 Marco Galdi, candidato designato dal PdL veniva eletto sindaco della Città, raccogliendo i propri consensi tra gli elettori del centro destra. – affermano i consiglieri Clelia Ferrara e Renato Aliberti - Ad un anno e mezzo dalle ultime elezioni amministrative Marco Galdi, ha deciso di uscire allo scoperto candidandosi alle prossime elezioni provinciali per una lista di sinistra. Nel corso delle ultime elezioni amministrative del maggio 2015 il direttivo locale di FdI-An bene ha fatto a sostenere la candidatura di Renato Aliberti, ritenendo che l’ex sindaco Galdi non fosse più rappresentativo degli elettori e dei partiti di centro destra né garante di un progetto di rilancio della Città.

Con questa scelta Galdi oltre a tradire il mandato dei cittadini, che lo hanno sostenuto nel corso delle ultime elezioni amministrative quale candidato Sindaco sostenuto dalla lista di Forza Italia, ha confermato di avere idee per niente chiare rispetto alla propria collocazione, dimostrando unicamente la propria abilità politica nel trovare una candidatura che altrimenti non avrebbe ottenuto dai partiti di centro destra, conformandosi a coloro i quali ritengono marginale e di scarsa importanza la coerenza e l’etica politica. I Consiglieri comunali Clelia Ferrara e Renato Aliberti e il coordinamento cittadino di “Fratelli d’Italia-An” stigmatizzano la scelta di Galdi ma allo stesso tempo ritengono che il cambio di casacca abbia finalmente sgombrato il campo da equivoci, cosi da favorire un riavvicinamento dei partiti e dei movimenti di centro – destra, che dovranno adesso più di prima, lavorare ad un progetto comune, indispensabile per offrire agli elettori un’alternativa valida e credibile».  

 

Redazione