La prima area industriale videosorvegliata dagli occhi elettronici: è quella di Cava de' Tirreni, con il taglio del nastro in via Gaudio Maiori. Presenti all'inaugurazione il sindaco Vincenzo Servalli, il presidente dell’Asi Antonio Visconti, gli assessori Giovanni Del Vecchio (attività produttive) e Germano Baldi (polizia municipale), i rappresentanti cavesi in Asi, Giuseppe Bisogno (comitato direttivo), Ylenia Savarese e Emanuela Palladino (consiglio generale) e rappresentanti delle aziende.
"Con il presidente Visconti - afferma il sindaco Servalli – abbiamo in corso importati sinergie che stanno avendo importanti risvolti nella soluzione di questioni irrisolte da decenni. Il controllo non solo veicolare ma anche ambientale della nostra zona Asi è un intervento importante, ma stiamo procedendo anche per l’aggiornamento del Piano di assetto dell’intero agglomerato Industriale per la copianificazione e nuove opportunità di sviluppo che interesseranno l’intero tessuto economico della città".
La nuova rete, finanziata dal Pon Legalità, attraverso la Regione Campania per un importo di quasi 200mila euro, è composta da 7 postazioni di controllo video per un totale di 18 telecamere di ultima generazione, in grado di registrare e di rilevare la targa dei veicoli, di un software in grado di comparare le targhe con le banche dati per la verifica assicurativa e altri accertamenti di sicurezza, ed inoltre, sono state installate anche centraline per il controllo ambientale di inquinanti gassosi. L’impianto è collegato con la centrale di videosorveglianza presso il comando della polizia municipale.
"La città di Cava de’ Tirreni è la prima ad avere completato il sistema di videosorveglianza - il commento del presidente Asi Visconti - e la prima nelle procedure per il nuovo piano urbanistico delle zone Asi. Con il sindaco Servalli e il consigliere Bisogno stiamo facendo un ottimo lavoro per rendere sempre più interconnessi il sistema urbano e quello produttivo con infrastrutture e attività di programmazione per favorire la crescita delle aziende e quindi l’occupazione e lo sviluppo economico".