“Sono rivelazioni importanti perché questo pentito viene ascoltato dal 2017, quindi sono già diversi anni, cinque, durante i quali gli inquirenti probabilmente hanno dovuto valutare l'attendibilità delle sue parole e dei suoi racconti, quindi per me è una buona notizia, perché penso che sia affidabile”. Soddisfazione da parte di Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso a colpi di pistola in un agguato il cinque settembre del 2010. Vi sarebbero nuove importanti rivelazioni secondo la Procura di Salerno, proprio grazie a un collaboratore di giustizia. Dopo anni di buio per Dario Vassallo è finalmente tempo di fare chiarezza su quello che accaduto al fratello.
“Da ben due anni è indagata un'altra persona per l'omicidio insieme all'ex carabiniere Lazzaro Cioffi, che sconta le sue pene nel carcere di Teano. Diciamo – spiega Dario Vassallo - che man mano si sta delineando un quadro che mette in evidenza la pochezza di un territorio che non ha saputo proteggere il sindaco, perché il problema è lì. Quando viene ucciso il sindaco viene ucciso lo stato, ma prima di essere ucciso credo che molti abbiano capito che c'era in atto qualche cosa di diverso. Probabilmente anche l'inquinamento delle scene è dovuto alla negligenza, all'imperizia, e alla stupidità di chi non ha saputo cautelare la figura di Angelo Vassallo”.
Intanto i familiari di Angelo Vassallo non si arrendono e cercano ancora la verità. “Da parte mia - continua Dario Vassallo - come presidente della Fondazione Angelo Vassallo, e di mio fratello Massimo non ci sarà mai tregua per questi miserabili che non hanno in alcun modo aiutato le indagini. Per loro non ci sarà tregua e questa guerra non finirà mai. Fino a quando non scopriremo chi ha ucciso Angelo. Questa guerra sarà davvero tramandata, come viene tramandato un bene immobile. Quindi i nostri figli continueranno a perseguire i figli di chi ha sbagliato. Non c'è pietà in queste cose, non c'è pietà per nessuno”.
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