Salernitana-Reggiana 2-1, Breda: "Vittoria di carattere! Iervolino era felice"

Il tecnico: "La strada è lunga ma il successo è medicina! L'Arechi è stato provvidenziale"

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Salerno.  

Roberto Breda ha commentato Salernitana-Reggiana 2-1: “Non era una gara semplice perché eravamo condannati a vincere contro un avversario che sa sfruttare le debolezze della squadra. Abbiamo approcciato con la voglia di cancellare gli episodi negativi. Siamo un pochino troppo frenetici, figlio della voglia di fare, ma anche migliorare in chiave offensiva. Questo però fa parte del lavoro da campo che sappiamo che dobbiamo fare. Mi è piaciuto l’atteggiamento e il contesto di uno stadio che ha capito il momento. Festeggiare insieme era quello che contava per i ragazzi. La strada è lunga ma ora ci sono presupposti importanti, come non accettare questa situazione.

Iervolino? E’ carico, felice per la vittoria. Ora dobbiamo fare insieme un percorso importante, riuscendo a non accettare gli episodi negativi spingendo fino alla fine per rimettersi in gioco. Però c’è fame, c’è voglia e la volontà di rialzarsi.

Nella preparazione di una gara c’è un piano iniziale ma anche possibilità tattiche diverse da adoperare a gara in corso. Io sto cercando di conoscere le caratteristiche dei calciatori. Raimondo è bravissimo sotto porta e serve che i compagni capiscano come azionarlo perché fa fatica spalle alla porta. Però ha fame, ha voglia e ci aiuterà. L’idea di lavorare con il 3-5-2 ci permette di avere con delle scalate di essere aggressivo, pressare a tutto campo per poi lavorare su alcune posizioni dal punto di vista offensivo.

Reine-Adelaide? Non era svogliato ma i tempi di gioco non erano come quelli con il Sassuolo e quindi è apparso meno brillante. Ma può inserirsi nel nostro contesto. Ora devo capire come ottimizzarle. Per questo conta adattare situazioni durante la gara con l’ausilio del risultato. Chi è entrato ha fatto le cose giuste. Ora conta lavorare e far punti perché la situazione è chiara ma lo spirito mi è piaciuto tantissimo. Anche perché non è mai facile cambiare tanti assetti, seppur lavorando tanto sulle marcature preventive. Con la difesa a quattro cambia tanto ed era un rischio.

Verde? Per me è un calciatore importante. Viene da un infortunio e gli serve lavorare in più. In un momento in cui penso a delle alternative, ora devo anche andare per tentativi e capire cosa funziona e cosa no. I ragazzi devono capire che non è una cosa definitiva ma le scelte cambiano.

Sepe? Non è mai semplice gestire le migliori emozioni. Ha la mia fiducia e della squadra. Non ha colpe sul gol, ci sono stati episodi ma per me ha valore ed è un calciatore nostro.

Mercato? Siamo in trenta e devono cercare di mettermi in difficoltà. Chi ci crede e ha fame con me potrà trovare spazio”.