Conte: "Senza Kvara un Napoli diverso. A Bergamo non sarà una sfida scudetto"

L'allenatore azzurro presenta la partita di domani con l'Atalanta e commenta l'addio dell'attaccante

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Napoli.  

Non pensare al mercato e all’addio di Kvaratskhelia, ma solo al big match di Bergamo. È questa la missione di Antonio Conte alla vigilia dello scontro al vertice, che potrebbe vedere gli azzurri ancora allungare in classifica, e con un pareggio che non sarebbe da buttare. Il Napoli ritrova Olivera e aspetta l’erede del georgiano, ma intanto riproporrà Neres nel tridente con Politano e Lukaku.

È possibile restare lassù senza Kvara e senza un’alternativa a Kvara?
«Abbiamo fatto 47 punti, ma oggi ci stiamo soffermando su Kvara. Noi rispetto allo scorso anno siamo senza quattro giocatori rispetto alla stagione dello scudetto. Questo è un dato oggettivo. A livello soggettivo ognuno può dire ciò che vuole, anche che siamo più deboli. Penso anche a Mario Rui, che nell’anno dello scudetto ha dato il suo contributo. Questo è un altro Napoli, diverso rispetto a quello di due anni fa. Soprattutto ora che è andato via un altro pezzo da 90 e ci apprestiamo ad affrontare le restanti 18 partite».

Con Neres il Napoli ha segnato 11 gol in cinque partite. È lui l’erede di Kvara?
«Questa è una domanda che va fatta alla società. Io sono venuto qui per aiutare il Napoli in un momento di difficoltà. Ho deciso di sposare questa situazione perché avevo il piacere di vivere un’esperienza in una città come Napoli, con tutta questa passione. Cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi. Sappiamo quali sono i nostri limiti rispetto ad altri club, ma dobbiamo essere ambiziosi, altrimenti non ci sarebbe quella voglia di migliorare e quella cattiveria agonistica che ci serve per stare tra le prime. Testa bassa e pedalare. Ci sono delle cose che possiamo indirizzare ed altre che invece non riusciamo a fare. Io devo essere molto concentrato sulla squadra. Questi ragazzi meritano di essere tutelati».

All’andata disse che l’Atalanta era più forte. È così anche adesso?
«Noi abbiamo fatto bene ma l’Atalanta ha fatto cose importanti, vincendo 11 partite di fila. Loro forti erano e forti sono rimasti. Hanno la consapevolezza di essere una squadra forte perché hanno vinto l’Europa League. Loro oggi sono una realtà. Quando si vince si acquisisce quella stima e quella autoconsapevolezza. Noi però dobbiamo concentrarci su di noi, siamo cresciuti rispetto alla partita dell’andata. Ci servono queste partite fuori casa contro squadre forti, perché dobbiamo misurarci per capire quanto ci manca e quanto c’è da lavorare».

L’addio di Kvara può generare una reazione nello spogliatoio?
«Il mese di gennaio è particolare. Adesso siamo a metà mese e sono già usciti quattro giocatori. Delle dinamiche che si creano nello spogliatoio sono anche di tipo umano, ed è normale che scossoni così forti possono creare dei piccoli scompensi. Bisogna rimanere uniti. I punti che abbiamo fatto sono frutto dei 24 giocatori che ho utilizzato. Sono contento di chi è arrivato, ma i nuovi dovranno adattarsi alle metodologie, e dobbiamo provare a creare quell’alchimia che c’era prima per sopperire all’assenza di Kvara. Sono dinamiche che ci sono e che spero ci saranno meno possibile in futuro».

Una gara così importante può essere quello che ci vuole dopo l’addio di Kvara…
«Il giocatore e il club hanno trovato questa soluzione. Il gruppo ha dovuto metabolizzare questa uscita, ma la realtà quotidiana impone di farlo subito. Bisogna cercare di sopperire a qualsiasi situazione. Sfida scudetto? La classifica dice che siamo in testa e che l’Atalanta è vicino a noi. Non me la sento di dire che è una sfida scudetto, perché so che dobbiamo fare degli step. Andiamo per la nostra strada senza guardare gli altri. Cercheremo di non essere impiccati dal risultato. Ma sono sfide che ci devono far capire a che punto siamo».

Centinaia di tifosi a supportarvi verso Bergamo
«Al di là dei risultati, la passione non la puoi togliere al tifoso napoletano, c'è un attaccamento che fai fatica a non percepire, è inevitabile che quando sei in testa è chiaro a tutti questa passione e noi dobbiamo alimentarla senza avere rimpianti, lasciando il campo sempre con la maglia sudata».

Il Napoli sta accontentando anche i “palati fini”
“È difficile centrare i risultati o una qualificazione in champions se non si produce qualcosa di bello. Quando si fanno tanti punti non penso che sia fortuna, Stiamo sicuramente crescendo, abbiamo fatto un percorso e non è stato semplice. Ci siamo dovuti adattare a situazioni e tempistiche difficili. La disponibilità da parte dei giocatori mi ha dato la possibilità di trovare l’assetto giusto, con un nostro background che ci potrà tornare utile anche in futuro”.