“Carpe Diem”: ce l'ha scritto sulla schiena Kim Min-jae, un tatuaggio fatto in estate, quando dal Fenerbache era praticamente passato al Rennes, in Francia, ma l'addio di Koulibaly l'ha portato a Napoli, a vincere lo scudetto.
Una sliding doors che ha portato il coreano a essere un oggetto del desiderio del mercato, con tanti top club disposti a pagare una clausola rescissoria, tra i 50 e i 60 milioni, che per un centrale forte è praticamente irrisoria (basti pensare che Koulibaly a 32 anni è stato pagato 40 milioni, mentre Maguire 80).
Il carpe diem va accettato quando porta un beneficio, e dunque Kim a Napoli, ma anche in caso di perdita: se Kim accetterà di andare allo United dunque.
E allora chi per sostituire il coreano? Il miglior profilo in assoluto per il Napoli è quello di Kevin Danso. Il Lens, una squadra sorprendente, ha avuto la miglior difesa della Ligue 1, arrivando a insidiare anche il Psg pur spendendo circa un decimo. Merito, tra gli altri, di Kevin Danso: 24enne nato in Austria da genitori ghanesi. 1,90 di altezza, molto veloce per la sua stazza, piedi sopraffini che lo vedono abilissimo nei dribbling e nei lanci e ottimo senso di anticipo. Segna pure ogni tanto, con l'unico handicap rappresentato dal fatto che al Lens, dove ha trovato la sua dimensione, gioca in una difesa a tre. Ma molto interessante è pure il suo compagno di reparto, Facundo Medina: meno alto (1,84) ma gran marcatore, bravissimo nell'uno contro uno condizione fondamentale per una squadra come il Napoli che accetta situazioni in cui i difensori si ritrovano a fronteggiare in condizione di parità numerica o addirittura di inferiorità i contropiedi avversari, ed è forse più adattabile rispetto a Danso ad una difesa a 4. Dettaglio in più: è nato a Villa Fiorito...non una cosa banale a Napoli.