Il Napoli è campione d'Italia per la terza volta nella sua storia. Basta l'1-1 alla Dacia Arena per festeggiare matematicamente lo scudetto con cinque giornate d'anticipo. L'avvio del match sembra favorevole per gli azzurri, ma dopo 13 minuti è l'Udinese a passare in vantaggio. Udogie dalla sinistra serve Lovric che, lasciato colpevolmente libero, calcia con il destro nell'angolino lontano infilando Meret per l'1-0. La reazione della capolista è timida e Lovric ci riprova dalla lunga distanza al 31', ma stavolta Meret para in due tempi. La prima vera occasione del Napoli arriva un minuto dopo, quando Osimhen sale in cielo su un cross dalla destra di Elmas ma il suo colpo di testa esce a lato di poco. Il primo tempo si chiude senza ulteriori emozioni.
Gli uomini di Spalletti non ci stanno a rimandare la festa ancora una volta e al 7' della ripresa trovano il pareggio. Kvaratskhelia va al tiro con il destro dopo un'azione d'angolo piuttosto confusa e Silvestri respinge, ma la palla finisce sul piatto di Osimhen che insacca a porta quasi vuota. Per il capocannoniere è il gol numero 22. La gara sembra quasi addormentarsi, ma al 26' ci vuole un grande Silvestri per impedire al neo entrato Zielinski di firmare il 2-1 con un bel destro al volo su invito di Rrahmani. Il Napoli gestisce con maturità il resto dell'incontro e portano a casa l'1-1 senza correre particolari rischi. Al triplice fischio di Abisso, esplode la festa, con tanto di invasione di campo, in una Dacia Arena a fortissime tinte azzurre. Il Napoli chiude i conti con un +16 sulla Lazio e nelle prossime cinque giornate potrà pensare soltanto a migliorare gli straordinari numeri di questa stagione.