Boato al gol di Osimhen al Maradona, Napoli impazzisce di gioia: è scudetto

I 50.000 hanno urlato facendo partire tanti bengala azzurri che hanno invaso lo stadio

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Napoli.  

Un enorme boato allo stadio Maradona è esploso al gol di Osimhen che ha dato il pareggio al Napoli a Udine. Lo stadio è impazzito di gioia, con la stessa esultanza di un grande gol a Napoli, per la rete di un pareggio che è rimasto fino alla fine: ed è partita la festa tricolore. Otto Channel tv segue in diretta la festa dei tifosi. 

De Laurentiis: è il coronamento di un sogno 

 "Oggi è il coronamento di un sogno che dura da 33 anni. quando sono arrivato ho detto che ci volevano 10 anni per arrivare in Europa, promessa vinta in anticipo, ora lo abbiamo fatto con lo scudetto, ci manca rivincerlo e rivincerlo ancora e poi ci manca la Champions".

Aurelio De Laurentiis parla al Maradona, mentre parte la festa del Napoli campione d'Italia. "Questa squadra si era appesantita di responsabilità - dice il presidente - e ci voleva una manciata di aria nuova, una capacità di volare in alto, come gruppo senza individualità che funzionassero come un freno. Il progetto non si ferma mai, questo è un punto di partenza. Si riparte con Spalletti".

Il tweet del club di de Laurentiis 

 "Il sogno ora è realtà: NAPOLI torna Campione! #Napul3". Così il NAPOLI, su Twitter, festeggia la conquista dello scudetto.

"Siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi"

Un enorme urlo "siamo noi, siamo noi i campioni dell'Italia", così lo stadio Maradona ha accolto la vittoria dello scudetto del Napoli dopo il fischio finale dell'arbitro a Udine. Un'enorme esultanza sugli spalti, un grande abbraccio celebrato dal club che ha fattoi partire delle fontane di fuochi d'artificio messe a bordocampo e con grandi fuochi che si innalzano nel cielo dei colori bianco rosso e verde. Sui maxischermi le immagini dell'invasione di campo a Udine dei 12.000 napoletani andati in trasferta e intanto al Maradona migliaia di bandiere al vento, musica allo stadio e grandi cori dei tifosi che finalmente possono esultare per lo scudetto.

De Luca: risultato che entra nella storia del calcio italiano 

 "La vittoria dello scudetto da parte del Napoli è un risultato sportivo straordinario che passa alla storia del calcio italiano. È un riconoscimento per una squadra e un allenatore che hanno dimostrato sul campo una assoluta eccellenza. Facciamo a tutti loro i nostri complimenti".

Così, in un post su Facebook, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "È una vittoria che si carica, come è evidente, anche di altri significati che vanno al di là del calcio. È un motivo di orgoglio e in qualche modo di riscatto per Napoli e per il Sud e per i tanti nostri concittadini che ci guardano da ogni parte del mondo", ha aggiunto il governatore.

Quartieri Spagnoli in fiamme per lo scudetto degli azzurri 

 Il terzo scudetto e' particolare per i Quartieri Spagnoli. Perche' sono diventati snodo nevralgico del turismo napoletano, anche e non solo per quella piazzetta a ridosso di via Emmanuele De Deo che ha una parete sulla quale persiste un murale che celebra Diego Armando Maradona, il capitano degli scudetti '87 e '90, diventato negli anni luogo di culto pagano del Pibe de oro. E perche' sono una delle anime ancora autentiche di Napoli, citta' complessa e spesso fraintesa. E nei vicoli a ridosso di via Toledo la festa, preparata da tempo, e si e' consumata in una attesa fatta di trombette, urla strozzate, cori, applausi e clacson suonati a tutto spiano lungo tutta la partita. Poi il boato liberatorio e subito pedarti e fuochi d'artificio che hanno illuminato anche gli angoli piu' bui. Cinque minuti di un piccolo Capodanno posticipato, preludio di un corteo di centinaia di persone verso il lungomare per sfogare la festa solo rimandata domenica scorsa. 

I complimenti di Salvini 

Complimenti al Napoli, da milanista devo dire che squadra e città questo Scudetto l'hanno strameritato. Sacrosanto festeggiare, mi auguro con ragionevolezza e senza troppi casini". Lo scrive su twitter Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture.

La gioia di Gigi D'Alessio: mi butto addosso acqua gelata 

"La mia prima reazione allo scudetto del Napoli? Mi metto un bel vestito, poi prendo un bel secchio di acqua gelata con ghiaccio e me lo butto addosso. Giuro". Così Gigi D'Alessio a LaPresse. "Dopo 33 anni, siamo Campioni d'Italia! Viva Napoli, viva la squadra del Napoli, viva i calciatori. Ma soprattutto mi auguro che la gente di Napoli festeggi nel modo più sano possibile: mi raccomando non correte con i motorini senza casco, non fate casini - ha aggiunto - Questa deve rimanere una festa, facciamo vedere al mondo intero quant’è bella la città e come sappiamo festeggiare. Sono contento, abbiamo aspettato 33 anni! Grazie Diego, perché c’è pure la mano sua. Un bacio, buona vita e forza Napoli!" 

La festa scudetto

I 50.000 del Maradona hanno urlato facendo partire tanti bengala azzurri che hanno invaso l'aria dello stadio, rendendo anche poco visibili i maxischermi. Ma ora per i tifosi partenopei è solo il momento di urlare la goia repressa sventolando migliaia di bandiere, mentre si sente l'esplosione di fuochi d'artificio esterni al Maradona. Dunque, il pareggio di Osimhen a scacciare l'incubo: è letteralmente esploso di gioia anche il largo Maradona dove centinaia di tifosi hanno assistito alla partita proiettata su un telo. Accesi diversi fumogeni e le trombe - dopo il gelo seguito al gol del vantaggio udinese - hanno ripreso a suonare. Esploso anche un petardo. Diversi i cori anti Juve. 

Cori di offesa a Spalletti e il Napoli pareggia 

Sembrava fatto apposta: la tifoseria bianconera intonava ""Spalletti uomo di m..." e pochi istanti dopo il Napoli ha segnato il gol del pareggio che, alla fine ha assegnato lo scudetto agli azzurri. Ironia della sorte il tecnico azzurro ha risposto ai tifosi bianconeri alzando in alto entrambe le braccia e rimanendo in questa posizione per alcuni secondi, girandosi verso l'altra metà campo appena in tempo per vedere che i suoi segnavano. Fino al momento del gol tra le due curve era stato un continuo batti e ribatti di sfottò a colpi di coro. Più offensivi quelli della tifoseria udinese: "Noi non siamo napoletani", "Io odio Napoli". Inneggianti alla vittoria o comunque rivolti alla propria squadra quelli dei supporter azzurri: "Osimhen gonfia la rete", "Vinci per noi vinci per noi", "Abbiamo un sogno nel cuore". Il pareggio del Napoli, però, ha fatto scattare una vera battaglia di cori, scanditi anche da percussioni.