Che la Coppa d'Africa avrebbe creato problemi al Napoli era stato messo ampiamente in preventivo, ma oltre all'assenza forzata di Koulibaly, Anguissa e Ounas, c'è da fare i conti con quella che, oltre a un'indisponibilità forzata, rischia di diventare una grana vera e propria per il clima di tensione che si è ingenerato intorno a Osimhen, proprio in seguito alla convocazione in nazionale per la kermesse continentale. L'attaccante è in Nigeria insieme alla sua famiglia, ma dovrebbe tornare in Italia per l’ultimo controllo al volto, in seguito alle fratture multiple rimediate in occasione contro l'Inter, prima di congedarsi definitivamente. Un aspetto, quello della visita da rispettare, che ha sollevato un autentico vespaio tra rumors e prese di posizione.
E poi c'è la partita in programma il 6 gennaio, all'Allianz Stadium, contro la Juventus. I club, a livello europeo, stanno chiedendo alla CAF di ritardare l’arrivo dei calciatori in Africa dopo i primi di gennaio, Osimhen vorrebbe scendere in campo contro i bianconeri per poi volare alla volta del continente nero, ma non accetta pressing, reali o presunti tali, in merito a forfait. Il bomber tiene a giocare nella manifestazione, vuole provare a vincerla con il suo Paese e per il suo Paese, e il Napoli viene dopo rispetto alla selezione nigeriana. Questione di principio. Nel mezzo c'è la maschera protettiva e le naturali difficoltà da superare per tornare a esprimersi sui suoi livello. Intanto, però, la Coppa d'Africa fa già discutere.