La Coppa d'Africa è in bilico, il Napoli alla finestra. La kermesse continentale, in programma in Camerun dal prossimo 9 gennaio al 6 febbraio, è in dubbio a causa dell'escalation di contagiati dal Covid, favoriti dalla diffusione della variante Omicron. La Confederazione Calcistica Africana è divisa a metà tra problemi organizzativi e resistenze di un considerevole numero di club europei a lasciar partire i propri tesserati. Tra questi c'è il Napoli, che ha da tempo evidenziato più di una perplessità sull'opportunità di disputare la Coppa d'Africa nel pieno del campionato.
Se la Coppa d'Africa non si giocasse, il Napoli avrebbe la possibilità di contare su Anguissa, Osimhen, Ounas e Koulibaly, calciatori tutt'altro che marginali negli equilibri di squadra e per la piena espressione del potenziale del progetto tecnico plasmato da Spalletti. Si preannunciano ore infuocate. La CAF ci ha tenuto a precisare che nulla è stato ancora stabilito rispendendo al mittente i rumors relativi a una cancellazione già decisa dell'evento, ma anche evidenziato che si sta “lavorando 24 ore su 24 per garantire che tutto sia in atto per la partita di apertura del 9 gennaio 2022” e che, testualmente: “ci sono molti progressi nella maggior parte delle questioni operative” tant'è che il lavoro “viene svolto giorno e notte dalla nazione ospitante per garantire che tutte le strutture per le squadre siano pronte”. Una corsa contro il tempo che rende legittimo un punto interrogativo sullo svolgimento della manifestazione.