Un punto di vantaggio sulla Juventus, due di ritardo da Atalanta e Milan, quarto posto in classifica a due giornate dalla fine del campionato. Il Napoli è artefice del proprio destino nella volata Champions, ma oltre alla stretta attualità, alla trasferta in programma domenica, alle 12,30, al “Franchi”, contro la Fiorentina, da ieri aritmeticamente salva, tiene banco anche il futuro a breve e lungo termine. Il divorzio di Gattuso dal Napoli, più che del Napoli da Gattuso, è, ormai, ampiamente annunciato e l'attenzione è rivolta, sì, alla qualificazione alla prossima edizione della massima competizione europea per club, ma, non di meno, a chi sarà chiamato a raccogliere l'eredità, di Ringhio, che rischia di essere decisamente pesante proprio per il risultato quasi raggiunto. Spalletti è in pole position, Italiano, Dionisi e Juric sono gli allenatori emergenti che lo insidiano, ma, proprio per evitare scetticismi per la mancata prosecuzione del rapporto in essere con l'attuale tecnico, scaricato frettolosamente alle prime difficoltà, seppur per cause di forza maggiore tra Covid e infortuni, De Laurentiis potrebbe decidere di puntare su una grande firma: Allegri. Qualora non tornasse sulla panchina della Juventus e non provasse l'avventura all'estero, accomodandosi sul glorioso scranno del Real Madrid, il Napoli potrebbe rappresentare il suo punto di ripartenza. Si vedrà. Intanto, è già, e sempre di più, toto-allenatore.
Napoli, non solo Spalletti: suggestione per il dopo Gattuso
Un punto di vantaggio sulla Juve a 2 giornate dalla fine del campionato, ma è già toto-allenatore
Napoli.