Sguardo rivolto esclusivamente al campionato, alla Lazio e alla corsa Champions. In 48 ore è successo di tutto con il dubbio di un rush finale senza obiettivo, almeno per come era stata programmata la stagione. Il progetto “SuperLega” si è sfaldato nella serata di ieri. Quanto presentato nella notte tra domenica e lunedì vola via con le proteste dei tifosi, in particolar modo quelli delle big della Premier, e con la presa di posizione della politica internazionale. Le 6 inglesi fanno retromarcia e la prima italiana a sfilarsi è l'Inter con un comunicato ufficiale. Anche chi ha guidato il progetto, Andrea Agnelli, al fianco di Florentino Perez, ha definito l'impossibilità di quanto immaginato con sole 6 squadre o forse anche meno.
La spallata alla UEFA e alla FIFA è stata forte, ma è durata meno di 48 ore. Adesso, in ambito internazionale, di federazioni e leghe, occorrerà ricucire lo strappo e le parole del presidente UEFA, Aleksander Ceferin, valgono come il primo passo per il ritorno delle big, comunque decisive per l'appeal della Champions. E il Napoli ha seguito con sarcasmo la vicenda: il tweet di Aurelio De Laurentiis è molto chiaro. Riparte la corsa Champions con il posticipo del turno infrasettimanale. Domani, al “Maradona”, sarà Napoli-Lazio con Rino Gattuso che punta sul turnover e il ritorno dal primo minuto di Hirving Lozano e Dries Mertens. Il quarto posto torna utile per la qualificazione alla massima competizione europea.