Seduta fiume per l'approvazione del Bilancio di Previsione del Comune di Napoli. Il primo bilancio dell'amministrazione targata Manfredi. Pesano ancora i debiti del passato ma si guarda con fiducia al futro. Questo in sostanza il messaggio della relazione dell'assessore PierPaolo Baretta.
"E' un bilancio a cavallo - spiega Baretta - tra un passato pesante, che pesa ancora con 730 milioni ogni anno per pagare per i mutui degli anni scorsi e la mancata riscossione dei tributi, e al tempo stesso si guarda avanti perché usciamo da un 2022 in cui abbiamo avuto 53 milioni netti attivi, quindi la prospettiva, pur condizionata da una grande mole di impegni finanziari, guarda con fiducia al futuro. Per quanto riguarda il nuovo sistema di riscossione possiamo dire che i primi dati sono confortanti: pensiamo che già quest'anno i primi milioni possono entrare, tutti i morosi però devono sapere che è arrivato il momento di contribuire. Poi i due settori patrimonio e rifiuti, finalmente parte la gara per il nuovo impianto e infine 8 milioni sono per la manutenzione nelle municpalità. insomma il percorso è accidentato ma vediamo la prospettiva".
I numeri del bilancio di previsione 2023 del Comune di Napoli
Il valore complessivo del bilancio del Comune di Napoli per l'anno 2023 è di 8,255 miliardi di euro, di cui 4.480.500.000, comprensivi delle anticipazioni di tesoreria, sono partite di giro che non incidono sugli equilibri. Pertanto il bilancio attivo, entrate e uscite, si attesta a 3.774.917.222,62 euro. Con riferimento alle entrate, la somma delle entrate tributarie ed extratributarie previste è di 1.262.363.249,86 euro, mentre i trasferimenti correnti ammontano complessivamente a 422 milioni di cui 119 milioni provengono dal Patto per Napoli, che diventano 150 milioni nel 2024 e 116 milioni nel 2025.
«A partire dal 2024 i trasferimenti complessivi si riducono - ha sottolineato Baretta - perché al momento non sono previsti ulteriori finanziamenti statali finalizzati al riequilibrio finanziario dei Comuni e dunque dal prossimo anno possiamo fare affidamento solo sulle nostre forze: sulle risorse provenienti dal Patto che a maggior ragione si conferma fondamentale; sulla capacità di intercettare finanziamenti vincolati (Pnrr, fondi europei, nazionali, regionali e vari); sul miglioramento continuo delle nostre performance di riscossione e valorizzazione, maggiore capacità di programmazione ed efficientemente organizzativo».
Nel 2024 è previsto un ulteriore incremento dello 0,1 per cento dell'addizionale Irpef, misura prevista dagli accordi del Patto per Napoli. In bilancio anche l'aumento di 0,50 centesimi di euro della tassa di soggiorno da cui si stima, in considerazione dell'incremento dei flussi turistici in città, entrate per due milioni di euro che, d'intesa con gli operatori, saranno destinati ai capitoli cultura e turismo. Sul fronte degli investimenti, accanto alle risorse del oltre Pnrr, sono destinati quasi 800 milioni alla metropolitana e circa sei milioni alla mobilità sostenibile; più di 180 milioni alla riqualificazione urbana e oltre 40 all'edilizia residenziale pubblica; circa 20 alla edilizia monumentale; circa 15 all'edilizia scolastica; 20 milioni all'edilizia pubblica; 38 milioni all'ambiente e 50 all'igiene urbana; circa 9 alle manutenzioni e oltre 7 milioni alle bonifiche e 8mln all'efficientamento energetico. «Per la prima volta - ha evidenziato l'assessore - finanziamo la Protezione civile con 1,5 milioni nel triennio e, sia pure con cifre minori, finanziamo politiche per i giovani». Circa 30 milioni di euro sono stanziati per le manutenzioni.
Bilancio comunale, Acampora (Pd): “Dopo un anno la città finalmente si è svegliata”
“A distanza di un anno dal Bilancio approvato lo scorso anno, possiamo dire che la Città si è svegliata”, non usa mezzi termini Gennaro Acampora, Capogruppo PD del Consiglio Comunale di Napoli, all’atto del suo intervento in Sala Giunta, nel quale però rimarca i “tanti, troppi debiti che rallentano il percorso di una Città che dovrebbe correre anziché camminare, i 733 milioni di disavanzo si fanno sentire, ma l’utile netto di 53 milioni prodotto sono il chiaro segnale di un’Amministrazione che mantiene gli impegni, anche nei riguardi del Governo Centrale che deve darci ulteriore fiducia”.
A tal proposito, Acampora non si tira indietro quando si tratta di lanciare un monito al Governo Nazionale che “non dovrà restituirci questi soldi tra 40 anni, ma nell’immediato perchè questa Amministrazione ha dimostrato di meritare fiducia”. Non mancano gli aumenti, approvati nel Bilancio, sui quali Acampora chiarisce che “sono aumenti importanti per aumentare e migliorare i Servizi per i cittadini napoletani”, nel merito “l’aumento di 50 centesimi sulla tassa di soggiorno e l’aumento sulla tassa dell’imbarco aeroportuale garantiranno nuovi fondi per migliorare i servizi turistici per i napoletani ed i turisti, che sosteniamo fortemente con l’obiettivo comune di organizzare al meglio il grande ritorno turistico che vede protagonista la Città”.
“Tanti sono i fondi che siamo riusciti a sviluppare, con i quali siamo intervenuti ed interverremo per investimenti di cui la Città, dalle periferie al centro, ha bisogno”.
Di quali investimenti parla Acampora? “30 Km di strade rifatte, gli investimenti sulla riqualificazione dei Parchi Cittadini, tra i quali le aree verdi di Scampia, Ponticelli e Secondigliano, la Funicolare di Montesanto, l’ex deposito del Garrittone quale nuovo parcheggio snodo per l’area nord di Napoli”. Inoltre, implementazioni tecniche “l’aumento della Tari, mai aggiornato negli ultimi quattro anni, mantenendo l’impegno di finanziare con 11 milioni il pareggio dell’aumento alle famiglie per garantire zero aumenti ai cittadini”. E poi la Riscossione: “abbiamo il dovere di essere al fianco dei cittadini che pagano le tasse intervenendo su chi non contribuisce alla spesa pubblica della Città”, “invertire la tendenza con il Progetto Obiettivo Valore, bisogna fare di tutto per riuscirci perché questa è la sfida per rilanciare Napoli al netto della riduzione delle entrate da parte del Governo nei prossimi anni”.
“Come Partito Democratico abbiamo proposto implementazioni di sottolineatura tematica su temi strategici come l’Osservatorio sulla Casa, la Cura delle Periferie, la Sicurezza Urbana e una cura sistematica ed organizzata dei Verde della Città, inoltre dobbiamo far autorizzare dal Ministero l’assunzione delle Maestre vincitrici del Concorso che ancora non hanno firmato il Contratto”. Un Bilancio dunque positivo, prospettico, con l’obiettivo di essere protagonisti del rilancio di una Città che “dovrà iniziare a correre con dei servizi degni della Terza Città d’Italia”.