La Camera di Commercio di Napoli è nuovamente al centro di polemiche e battaglie legali, dopo l'insediamento del nuovo consiglio, avvenuto a seguito di un anno di commissariamento. Acen, Unione Industriali di Napoli, Claai Napoli e Confcommercio Campania denunciano anomalie nella procedura di rinnovo, contestando la rielezione di Ciro Fiola a presidente dell'ente e i risultati del gruppo di lavoro incaricato dei controlli.
Contestazioni sulla procedura di rinnovo
Secondo le associazioni di categoria, la Regione Campania avrebbe insediato un consiglio camerale con una composizione che non rispecchia la rappresentanza delle principali realtà economiche del territorio. "Prendiamo atto che la Regione ha deciso di insediare comunque il Consiglio Camerale nonostante la documentazione che le è stata sottoposta era la stessa che aveva respinto a giugno", ha dichiarato Angelo Lancellotti, presidente di Acen. "In questo caso, a gennaio ha inteso andare avanti, insediando quindi un Consiglio Camerale dove chiaramente non sono rappresentate le associazioni che sono rappresentate in tutte le altre Camere di Commercio d'Italia, cioè i costruttori, l'Unione Industriale, Confcommercio, Confesercenti. Non possiamo di certo parlare di una vittoria della democrazia".
Rielezione di Fiola e contestazioni sul gruppo di lavoro
La rielezione di Ciro Fiola a presidente dell'ente è stata contestata dalle associazioni, che la considerano un ritorno alla situazione precedente il commissariamento. Inoltre, le associazioni denunciano l'operato del gruppo di lavoro incaricato dei controlli, che "avrebbe dovuto effettuare tutta una serie di controlli, verifiche, ribaltare delle risultanze e non è riuscito a farlo per l'opposizione del Segretario generale della Camera", come spiega Lancellotti.
"Ci sarà un giudice a Berlino " dice il presidente dell' Unione Industriali Jannotti Pecci, aggiungendo che "La partita non è finita e che le possibilità di dialogo con Fiola sono nulla ".
Battaglie legali in corso
La vicenda è destinata a proseguire con ulteriori battaglie legali, mentre le associazioni di categoria chiedono chiarezza e trasparenza nella procedura di rinnovo del consiglio camerale.