Gli operai dello stabilimento Whirlpool di via Argine, non abbandonano la loro fabbrica, quella che come ci hanno raccontato in questi mesi è la loro “casa”. Attorno ad un fuoco acceso in un cestello di una lavatrice difettoso destinato al macero hanno trascorso la notte nello stabilimento per presidiare il sito produttivo fino alla chiusura prevista dalla multinazionale per oggi a mezzanotte.
Dalla mezzanotte infatti, come si legge nel messaggio inviato ai dipendenti di via Argine “’l’ accesso ai locali aziendali sarà consentito soltanto previa richiesta scritta autorizzata dalla Direzione, per i soli fini del legittimo esercizio dei diritti sindacali derivanti dal CCNL o altre comprovate esigenze personali, e nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza vigenti. Qualsiasi accesso non autorizzato sarà perseguito a termini di legge”.
A breve nella fabbrica inizierà un'assemblea aperta alla città, che sarà trasmessa anche in diretta streaming.
Nell’immagine di quel fuoco che brucia ancora in un cestello difettoso di una lavatrice Whirlpool c’è forse il significato più forte della lotta di questi 18 mesi, c’è la dignità e l’orgoglio di chi ha combattuto e combatta per il proprio lavoro e per la dignità dei lavoratori in generale, c’è la forza di chi non si arrende davanti alle decisioni unilaterali di una multinazionale.