"A ormai diverse settimane dalla sospensione del Reddito di Cittadinanza per tanti percettori e con la discussione sul salario minimo che ristagna molte famiglie percepiscono come abbandonata la lotta alla povertà. E soprattutto noi Comuni ci sentiamo soli di fronte alle disperazione di chi è in difficoltà".
Così il sindaco di Casoria e membro del comitato esecutivo dell'Anci Campania Raffaele Bene ha lanciato il grido di allarme sulla situazione economica di migliaia di famiglie dell'hinterland partenopeo e non solo e soprattutto sull'incertezza del futuro prossimo.
Bene è intervenuto nel corso del convegno sui temi del salario minimo e del Reddito di Cittadinanza organizzato presso la sede regionale dell'Unione Coltivatori Italiani. Il primo cittadino casoriano si è confrontato, tra gli altri, con il presidente uscente di Inps Pasquale Tridico, il deputato ed ex ministro dell'Ambiente Sergio Costa e l'ex presidente della Camera ed esponente del Movimento 5 Stelle Roberto Fico. Hanno partecipato inoltre alla manifestazione Massimo Pepe (consigliere comunale di Napoli), Gabriella Ancora (Ciu-UnionQuadri), Agostino Padovani (Enac), Fabio Petracci (Ciu-UnionQuadri), Mario Serpillo (Uci) e Andrea Orlando (Flai). A moderare Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli. Una discussione ricca di spunti che non può prescindere dalla percezione di chi vive le difficoltà dei territori in prima linea.
"Le scelte economiche che incidono sulle famiglie e sul mercato del lavoro devono essere supportate dando forza alle istituzioni locali - ha proseguito Bene - invece le amministrazioni comunali sono lasciate in balia di quanti si sono trovati senza misure e senza alternative nel breve periodo.
Le storie di disperazione che ascolto quotidianamente anche dai colleghi sindaci impongono delle scelte chiare da subito".
"La percezione attuale che ha chi amministra i territori è di un percorso, nato col Reddito di Inclusione e poi mutato anche con diversi aspetti rivedibili, e che ora è stato troncato in attesa di una evoluzione non ancora decifrabile. L'ascolto delle istituzioni locali resta lo strumento più immediato per avere un confronto con i cittadini e comprendere dove intervenire in maniera efficace, senza inutili attese e rimpalli".