“La direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Luisa Franzese, intervenga personalmente per risolvere l’assurda vicenda di G. alunno di Melito, che non è ancora tornato sui banchi di scuola dopo la pausa estiva perché la dirigente scolastica, non vuole farlo entrare in aula con il tutore alla gamba”.
A chiederlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione istruzione, e il consigliere comunale del Sole che ride di Melito, Lello Caiazza, sottolineando che “a sostenere la richiesta di rientro in aula ci sono anche le certificazioni mediche in base alle quali le condizioni del ragazzo sono compatibili con la frequenza delle lezioni, eccezion fatta per le ore di educazione fisica chiaramente”.
“La mamma del ragazzo ha presentato anche un esposto ai Carabinieri su questa vicenda, ma il mancato rientro a scuola di G. è solo l’ultima presa di posizione inspiegabile della dirigente scolastica che continua a gestire la scuola in modo quanto mai discutibile” ha aggiunto Caiazza che è anche presidente del Consiglio d’istituto della scuola, sottolineando che “tra le altre cose, la dirigente scolastica non rispetta e non applica le delibere del Consiglio d’istituto, il che è una cosa gravissima”.
“Ho deciso di andare dai Carabinieri perché credo che sia ingiusto negare il diritto allo studio a mio figlio solo perché ha un tutore” ha detto la mamma del ragazzino, aggiungendo: “Secondo lei, mio figlio potrà tornare a scuola solo quando camminerà di nuovo bene, ma, se al posto di mio figlio ci fosse stato un bimbo disabile, lo condannerebbe a non andare mai a scuola?”