L'idea di andare via da san Giorgio a Cremano, la paura di non rivedere più il figlio, quella richiesta estorsiva da un milione e mezzo di euro piombata tra capo e collo all'improvviso.
Nelle ultime 24 ore Pino ha attraversato un misto di sentimenti forti, fortissimi: il rapimento lampo di suo figlio, appena 15 anni, ha scosso lui, la famiglia tutta san Giorgio.
Professione imprenditore, molto stimato, Pino ha voluto raccontare questa esperienza drammatica conclusasi fortunatamente a lieto fine ma che lascerà inevitabilmente un segno profondo al punto da maturare il pensiero di abbandonare tutto e trasferirsi altrove.
Un rapimento, qualcosa che non si vedeva da tempo dagli anni 80-90, il carceriere del 15enne aveva lavorato nell'autolavaggio della famiglia della vittima: avvalorate le ipotesi che erano circolate sin dall'inizio san Giorgio è ancora sotto choc.
