Sta facendo discutere la recente decisione del Comune di Sorrento di interdire l’accesso alla spiaggia di San Francesco ai non residenti. La misura, formalizzata in una delibera datata 14 aprile, è stata resa nota da alcuni cittadini che hanno inviato foto e segnalazioni al deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, il quale ha subito sollevato la questione pubblicamente.
Il commento di Borrelli: “Una scelta che cozza con il concetto di pubblico”
"La decisione di riservare l’accesso ai soli residenti cozza un po', un po' troppo, con il concetto di pubblico", ha dichiarato Borrelli, commentando le immagini ricevute. Nelle foto si nota chiaramente un cancello con lucchetto a sbarrare l’ingresso alla spiaggia, impedendo l’accesso a chi non risiede nel comune costiero.
Il parlamentare ha poi aggiunto: “Crediamo e ci battiamo per un mare libero e per spiagge accessibili a tutti. Attendiamo una risposta dal sindaco per capire se questa misura sia stata compensata da altre aree balneabili aperte anche ai non residenti”.
La difesa dell’iniziativa: tutela dei residenti o esclusione?
Sebbene non siano ancora arrivate dichiarazioni ufficiali da parte del Comune di Sorrento, secondo alcune interpretazioni la misura avrebbe l’obiettivo di tutelare i residenti, specialmente quelli delle fasce più deboli, da un’eccessiva affluenza turistica durante i mesi estivi. Tuttavia, la mancanza di comunicazione trasparente e la chiusura fisica dell’accesso hanno generato reazioni contrastanti.
“È giusto tutelare i propri cittadini – ha concluso Borrelli – ma lo è altrettanto consentire a tutti di godere del mare, che è un bene comune”.
Mare e spiagge pubbliche: una questione aperta
L’episodio di Sorrento riporta l’attenzione su un tema ricorrente: la gestione degli spazi pubblici balneari nelle località turistiche italiane. La crescente pressione turistica spesso porta i comuni a regolamentare l’accesso a spiagge e litorali, ma la linea sottile tra gestione responsabile e esclusione sociale è sempre oggetto di dibattito.