Pizzo per venditori di fuochi d'artificio: 6 arresti a Fuorigrotta

Gli indagati sarebbero legati al Clan Troncone

Napoli.  

Anche le bancarelle per la vendita dei fuochi d'artificio erano costrette a pagare il pizzo e a piegarsi alle pretese del clan. L'operazione è scattata alle prime luci dell'alba. I carabinieri della compagnia di Bagnoli hanno eseguito un'ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distretturale Antimafia, nei confornti di sei persone, tutte ritenute legate al clan della zona, che fa capo a Vitale Troncone, attualmente in carcere. 

Gli indagati sono indiziati di estorsione e tentata estorsione, aggravate dal metodo mafioso. Secondo le indagini, avrebbero imposto il pagamento di somme di denaro, tra i 150 e i 200 euro, a venditori ambulanti di fuochi d'artificio, minacciandoli per consentire loro di continuare l'attività commerciale.

Le richieste estorsive sarebbero state condotte con modalità tipiche della criminalità organizzata, precedute da passaggi intimidatori in scooter davanti alle bancarelle e con ostentazione di armi.

Tra le vittime ci sarebbe anche un noto influencer da 150mila followers e secondo quanto emerso dalle indagini, era "in diretta" sui social quando gli estorsori si sono presentati in sella a uno scooter per incassare.