Banconote false da 20, 50 e 100 euro stampate di nuovo nel bunker, nel quartiere Barra, finito sotto sequestro nel 2024. Misure cautelari, due di arresto in carcere, una ai domiciliari e un obbligo di dimora a Napoli, per quattro persone, bloccate dai Carabinieri e accusate di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e alla distribuzione di banconote false. "Il gruppo criminale individuato risultava coinvolto nei processi diretti alla produzione di banconote contraffatte da 20, 50 e 100 euro, il tutto servendosi di una stamperia clandestina sita nell’area di Napoli-Barra, per la precisione all’interno di un bunker sotterraneo contiguo al garage dell’abitazione del promotore del sodalizio criminoso, locale il cui accesso era stato occultato da una parete muraria mobile realizzata su rotaie, azionabile con un sistema elettronico artigianale": si legge nella nota della Procura della Repubblica di Napoli.
Prima fase dell'operazione nell'agosto scorso
Nell'agosto scorso, con una maxi operazione condotta dal Nucleo Operativo Antifalsificazione Monetaria di Roma e del Comando Provinciale e del Nucleo Operativo Antifalsificazione Monetaria di Napoli, la produzione di banconote false aveva subito un duro colpo sgominando un'abilissima banda di falsari. Dal 14 marzo, però, i militari sono riusciti a intercettare la nuova produzione, riattivata nel bunker sotto sequestro. "Le indagini hanno consentito di accertare che i falsari, a partire dal 2021, avevano generato 5 insidiosissime classi di contraffazione diffuse in tutti i Paesi europei avendo prodotto circa 380mila banconote per un valore nominale complessivo di circa 11 milioni e 500mila euro riuscendo a monopolizzare circa il 30 per cento della valuta falsa circolante nell'Eurozona": ha sottolineato la Procura. "I provvedimenti eseguiti sono misure cautelari personali, disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari delle stesse sono persone sottoposte ad indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva".