La 30enne padovana morta a Napoli: "Una tragedia che si poteva evitare"

Il sindaco Manfredi incontra i genitori di Chiara: solidarietà e affetto

la 30enne padovana morta a napoli una tragedia che si poteva evitare
Napoli.  

"Un evento tragico, sconvolgente, per il quale non ci sono sufficienti parole o espressioni per manifestare la piena vicinanza e solidarietà ai genitori. Questa tragedia poteva essere evitata e va evitata attraverso un'attività di controllo di tutto il patrimonio urbanistico". Così il prefetto di Napoli, Michele di Bari, a proposito di quanto accaduto nel centro storico con la morte di Chiara Jaconis, la 30enne padovana colpita alla testa da una statuetta.

"Spesso ci lamentiamo del patrimonio urbanistico pubblico ma quello privato credo che abbia bisogno di un'attenzione particolare. Non è il primo caso del genere in Italia però che abbia avuto questo esito così tragico fa pensare che c'è bisogno davvero di rimboccarsi le maniche per intervenire su un problema sempre esistito. Vicinanza e solidarietà ai genitori, perché mi immedesimo nella loro anima, nella loro coscienza, nei loro volti, e perché sono sicuro che non ci sarà mai spiegazione a questo evento tragico. La magistratura farà il suo corso e io sono sicuro, e ho grandissima fiducia perché la magistratura qui a Napolilavora in maniera straordinaria, che ci sarà una risposta giudiziaria. Ma la risposta giudiziaria è una parte del sistema, il sistema nella sua interezza esige che questo patrimonio venga monitorato per evitare che possano accadere simili tragedie", le parole del prefetto partenopeo.

Intanto, il sindaco Gaetano Manfredi e l'assessore Teresa Armato hanno incontrato i familiari di Chiara all'ospedale del Mare, portando la solidarietà e la vicinanza del Comune ai parenti della giovane vittima.