La polizia appartenente ai commissariati di Nola e Dante ha dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Nola su richiesta della locale procura della repubblica nei confronti di tre persone - due uomini ed una donna - gravemente indiziate dei reati di concorso in rapina aggravata, sequestro di persona ed indebito utilizzo di carte di credito ai danni di un uomo residente nel comune di Napoli.
La vittima, dopo aver conosciuto, il pomeriggio del 9 aprile 2024, la donna su un sito di incontri on line, la mattina del 10 aprile 2024 si è recata presso la sua abitazione in Marigliano per incontrarla. Pochi minuti dopo, mentre stava bevendo un caffè in compagnia della donna, sono entrati nell’appartamento due uomini, precedentemente appostati nel fabbricato, i quali, con violenza e minacce, hanno costretto la vittima a consegnare loro le carte di credito ed i relativi codici pin nonché il telefono cellulare.
Subito dopo, mentre la donna ed uno dei due complici hanno sequestrato la vittima all'interno dell'abitazione, l'altro uomo ha effettuato vari prelievi con le carte sottratte ed ha acquistato alcuni “buoni” presso un negozio di abbigliamento utilizzando le carte sottratte, così impossessandosi di oltre 4.000 euro.
Dopo oltre due ore, rientrato il complice all'interno dell'abitazione, è stato consentito alla vittima di allontanarsi, minacciandola di morte se avesse denunciato quanto accaduto.
Nonostante le minacce subite, la vittima, appena raggiunto il capoluogo partenopeo, si è recata presso il commissariato di polizia Dante per sporgere denuncia querela.
Grazie alla precisa ricostruzione dei fatti fornita dalla vittima, i poliziotti hanno svolto un’attività investigativa che ha consentito di individuare l'abitazione di Marigliano dove si sono consumati i fatti delittuosi, rinvenendo peraltro anche alcuni capi di abbigliamento acquistati utilizzando indebitamente una delle carte di credito delle quali si erano impossessati gli autori del reato, nonché di identificare la donna che aveva adescato la vittima invitandola presso la sua abitazione.
Le successive attività di indagine coordinate dalla procura della repubblica di Nola e delegate al commissariato di polizia Nola e Dante hanno consentito di ricostruire dettagliatamente l'intera vicenda delittuosa, anche grazie alla piena collaborazione della vittima ed alle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza pubblici installati presso gli Atm, dove uno dei malfattori aveva effettuato i vari prelievi di denaro.
In particolare, nell'ordinanza cautelare si sottolinea la spregiudicatezza da parte degli arrestati nella commissione dei reati, sintomatica della possibile reiterata commissione di episodi analoghi, anche per la convinzione di restare impuniti per il timore delle vittime di subire ritorsioni e per la ritrosia a denunciare il reato a seguito della condotta di adescamento.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari misura cautelare sono persone sottoposte alle indagini e quindi sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.