Terremoto Campi Flegrei, notte da incubo: 150 scosse in 5 ore: la più forte 4.4

L'Ingv: lo sciame sismico continuerà. Non si registra aumento di velocità di sollevamento del suolo

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Massima allerta. Resta in piedi l’ipotesi dell’estensione della chiusura in tutta l’area...

Pozzuoli.  

Notte da incubo, in strada. Il terremoto fa paura da Pozzuoli a Napoli, e sono state migliaia le famiglie che hanno lasciato le proprie case, per dormire in auto o trovare rifugio nelle aree accoglienza dei Campi Flegrei. Dalla prima scossa delle 19.51 di ieri, 20 maggio, lo sciame sismico in corso nei Campi Flegrei a Napoli ha fatto registrare 150 terremoti fino alle 00.31 di oggi. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia conferma la magnitudo 4.4 all’interno della Solfatara della scossa più forte, mentre il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha disposto la chiusura degli istituti scolastici nella Municipalità IX e X, che comprendono i quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura. Scuole chiuse anche a Qualiano, area nord di Napoli. Resta in piedi l’ipotesi dell’estensione della chiusura in tutta l’area.

Abitazioni sgomberate

Intanto sono 35 le abitazioni sgomberate a Pozzuoli. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha effettuato un sopralluogo tra gli sfollati, mentre è in corso il montaggio delle tende a Pozzuoli e a Bagnoli.

Notte fuori casa per la paura

Notte fuori casa per molte persone, accolte nelle tende da campo allestite nelle zone interessate dallo sciame sismico che, dalla serata di ieri, ha fatto registrare anche una scossa di magnitudo 4.4, la più forte - secondo i dati dell'Ingv - degli ultimi 40 anni. Le scosse, tutte nella zona dei Campi Flegrei, sono state avvertite distintamente in diverse aree della città di Napoli.

Scuole chiuse

Le scuole di Pozzuoli resteranno chiuse nella giornata di oggi, così come gli istituti scolastici delle Municipalità Nove e Dieci, quelle che già rientrano nell'area dei Campi Flegrei. Sono 4 aree per l'accoglienza dei cittadini allestite a Pozzuoli, con generi di primo conforto e psicologi per l'assistenza alla popolazione.

L'Ingv: lo sciame sismico continuerà

L'Ingv spiega che non si registrano allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento, che attualmente è di 2 cm/mese, né variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all'andamento precedente. L'Ingv quindi ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1300 eventi sismici al mese. Attualmente, invece, nell'ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi. Inoltre, i parametri geochimici "non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale". "La sismicità - aggiunge l'Ingv - non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso". L'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv continua le attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie al fine di "individuare anche le più piccole variazioni nei parametri di monitoraggio utili per definire al meglio l'attuale fenomeno in corso".

Caldera osservata speciale

Inoltre, le strutture dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dedicate al monitoraggio dell'area della caldera dei Campi Flegrei "sono sempre operative h24 e oggi saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera". L'Ingv, con la sua sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, "è costantemente in collegamento con la Protezione Civile nazionale, regionale e con i comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio"