Furto con strappo e ricettazione: eseguita ordinanza di custodia cautelare

Nei guai un uomo e una donna, di 47 e 44 anni

furto con strappo e ricettazione eseguita ordinanza di custodia cautelare
Napoli.  

La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare (arresti domiciliari, con braccialetto elettronico) emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo e di una donna, di 47 e 44 anni, gravati da precedenti di polizia, gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di furto con strappo e ricettazione.

In particolare, i predetti avevano sottratto, in due distinte occasioni, telefoni cellulari strappandoli dalle mani di donne di giovane età, di cui una turista, che si trovavano a transitare lungo un’importante arteria della città di Napoli e, durante la perpetrazione di uno dei citati episodi criminosi, avevano utilizzato un motoveicolo al quale era stata accuratamente alterata la targa per eludere i controlli e renderne difficile l’individuazione della provenienza furtiva.

Le indagini svolte dagli agenti della Sezione Investigativa del commissariato Montecalvario, anche grazie alla acquisizione ed analisi delle immagini di impianti di videosorveglianza ed ai successivi riscontri costituiti dai rilievi fotografici dei prevenuti, ritratti con i medesimi indumenti visibili nelle immagini, hanno consentito di identificare i presunti autori dei reati, reperendo quindi una serie di elementi utili per fornire il necessario quadro indiziario posto a fondamento dell’adottata misura.

Ancora, durante le prime operazioni investigative, gli operatori avevano rinvenuto anche lo scooter, risultato rubato, che era stato poi riconsegnato all’avente diritto, mentre per il successivo rintraccio degli indagati destinatari del provvedimento sono stati attuati mirati servizi di polizia giudiziaria che sono culminati con la loro cattura in luoghi diversi da quelli ove risultavano dimorare.

Il provvedimento restrittivo eseguito è una misura cautelare, disposto in sede di indagini preliminari, avverso il quale sono ammessi mezzi d’impugnazione, e i destinatari dello stesso sono persone sottoposte ad indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.