Mentre negli scorsi giorni l’Italia intera si è unita in un coro quasi unanime contro la violenza sulle donne dopo la tragedia di Giulia Cecchettin uccisa dall’ex compagno, bisogna tornare a fare i conti con la cruda realtà fatta di violenza e menti retrograde.
Infatti mentre ad Andria un’altra donna, Vincenza Angrisano, è stata uccisa dal marito davanti ai figli perché voleva chiedere la separazione, sui muri di via Foria a Napoli sono comparsi dei vergognosi striscioni - firmati Casapound - su cui campeggia una scritta il cui intento è mettere in discussione il succo della lotta portata avanti dalle donne di tutto lo Stivale in questi giorni, e non solo: “Ma quale patriarcato. Questo è il vostro uomo rieducato.”
“Secondo gli autori di questa vergogna, le violenze e gli abusi non sarebbero figli della cultura patriarcale, di una società misogina e di una mentalità maschilista ma del loro opposto. E’ alquanto difficile prendere seriamente questa teoria proposta da chi da sempre predicato, fomentato e praticato odio e violenza” - commenta il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli a cui diversi cittadini hanno segnalato lo striscione per chiederne la rimozione - “Questo accade quando un gruppo di individui, accomunati dal senso di repressione, da un odio profondo per la società, dalla sete di violenza, si unisce e mette in piedi certe buffonate che sono molto pericolose.
Chi ha scritto, chi crede, chi inneggia a quel patriarcato nominato nel manifesto rappresenta a pieno quella figura maschile che, va rieducata.”