Napoli, festa tragica per lo scudetto: un morto e cinque feriti

Vincenzo Costanzo, 26enne è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco, è morto in ospedale

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L'omicidio non sarebbe collegato ai festeggiamenti per lo scudetto

Napoli.  

E' di una persona deceduta e di cinque feriti il bilancio dei festeggiamenti che si sono protratti per tutta la notte a Napoli dopo la vittoria matematica del terzo scudetto del club azzurro. I carabinieri sono intervenuti in piazza Carlo III per un uomo raggiunto da colpi d'arma da fuoco in varie parti del corpo. Vincenzo Costanzo, 26enne già noto alle forze dell'ordine, è deceduto per le ferite riportate poco dopo presso l'ospedale Cardarelli, dove era stato trasportato in gravi condizioni.

Sulla dinamica ci sono ancora molti punti da chiarire, ma sembra che il ferimento che ha portato alla morte possa essere accaduto nella vicina piazza Volturno. Presso l'ospedale Pellegrini, nel centro antico della città, è giunta una donna di Portici di 26 anni: era ferita alla caviglia, verosimilmente da un colpo d'arma da fuoco. E' stata dimessa con una prognosi di dieci giorni. Presso il pronto soccorso di Villa Betania è arrivato, invece, un 24enne del quartiere Ponticelli ferito al gluteo destro, anche lui da colpo d'arma da fuoco: dimesso con 15 giorni di prognosi. Stessa situazione per un altro giovane di 20 anni, sempre di Ponticelli. Una delle ipotesi più accreditata è che tutti siano stati feriti nello stesso luogo, lì dove sarebbe stato colpito anche Costanzo. Sempre all'ospedale Pellegrini un 49enne è stato medicato alla mano, forse per l'esplosione di un petardo in zona San Carlo all'Arena, nel centro di Napoli. Un 19enne di Crispano, nello stesso ospedale, ha riportato la perdita di qualche falange per l'esplosione di un petardo.

 Festa tragica, il giovane ucciso vicino clan D'Amico

Vincenzo Costanzo era figlio di Maurizio Costanzo e Nunzia Scarallo, il primo elemento di spicco del clan D'Amico di Ponticelli, la seconda sorella di Anna Scarallo, moglie del boss Antonio D'Amico, soprannominato tonino "o' sicc". 

A piazza Volturno i killer hanno ferito anche la fidanzata di Costanzo, 26 anni, l'unica incensurata, colpita alla caviglia (10 giorni di prognosi). Stessa sorte per Ciro Paolillo, 24enne, del quartiere Ponticelli, con precedenti penali, anche per tentato omicidio (15 giorni per una ferita al gluteo), e per Ciro Donzelli, 20 anni, anche lui di Ponticelli, con precedenti per rapina (rimasto ferito a un gluteo e alla gamba sinistra).

Il prefetto: omicidio non legato ai festeggiamenti per lo scudetto

La morte dell' uomo deceduto nella notte a Napoli , mentre la citta' festeggiava il terzo scudetto della sua squadra, non ha nulla a che vedere con le celebrazioni per la vittoria calcistica". Cosi' il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba ha smentito il collegamento tra i due eventi ai microfoni di Sky Tg24. "Il piano sicurezza messo a punto per evitare che i festeggiamenti degenerassero ha retto - ha aggiunto il Prefetto - ei controlli continueranno anche domenica prossima, quando il Napoli tornera' in campo, gia' campione d'Italia, contro la Fiorentina".

Il sindaco Manfredi: morto non c'entra con la festa scudetto 

 "Questo morto che c'è stato è legato ad una dinamica che non c'entra niente con la festa. Si tratta di una persona che ha precedenti penali importati. Probabilmente si è trattato di un regolamento di conti che ha trovato l'opportunità della festa. L'episodio ha una cornice completamente diversa". Lo ha detto il sindaco di Napoli Manfredi.  "L'episodio di camorra non ha nulla a che vedere con la festa. La vittima è un pluripregiudicato ed è stato utilizzato il momento di confusione della festa per il regolamento di conti", ha spiegato Manfredi sottolineando che "l'agguato non ha coinvolto nessuno che non fosse nel gruppo della persona della vittima".