La sesta edizione del Festival nazionale del teatro “Scenari Casamarciano” sarà dedicata alle vittime del terremoto nel Centro Italia. Con questa scelta gli organizzatori della manifestazione e l’amministrazione comunale vogliono mostrare la vicinanza della comunità casamarcianese a quelle duramente colpite dal sisma, ma il gesto non si fermerà ad una dedica simbolica. Su proposta del sindaco di Casamarciano Andrea Manzi si è infatti deciso che parte dell’incasso di questa edizione del festival verrà devoluto in favore di iniziative per la rinascita dei Comuni distrutti e delle loro cittadinanze.
Una iniziativa che coinvolge tutti quanti sono impegnati nella realizzazione dell’evento che si svolgerà dal 1 all’11 settembre presso il Belvedere di Santa Maria del Plesco. Alla raccolta potranno contribuire anche gli artisti invitati, le maestranze e le imprese coinvolte, cui il primo cittadino Manzi ha chiesto di destinare parte del proprio compenso in favore del fondo del Festival per i Comuni terremotati. I visitatori ed il pubblico, infine, potranno acquistare prodotti presso uno stand gastronomico i cui proventi andranno in beneficenza alle popolazioni terremotate. Al termine della kermesse l’ente deciderà come utilizzare le risorse raccolte e ne renderà pubblica la destinazione.
«Il Festival è nato sei anni fa - spiega il sindaco Andrea Manzi - con l’idea di ridare vita e vivacità al nostro simbolo più antico, il Belvedere di Santa Maria del Plesco, e di riunire i nostri concittadini intorno ad un progetto culturale duraturo ed importante. Volevamo creare “cultura, identità e senso della comunità”, gli stessi valori condivisi dalle cittadine colpite e distrutte in dieci secondi dal sisma che ha decimato paesi e raso al suolo le loro storie. Per questo, oltre che per un umana empatia e spirito di fratellanza nazionale, ci siamo sentiti particolarmente vicini a chi quella notte ha visto devastata la sua identità. E abbiamo deciso di aiutare i centri terremotati a ricostruire il senso di appartenenza che neanche la scossa più forte potrà mai spazzare via».