Santobono: terapie innovative per i bimbi dopo il trapianto di cellule staminali

Un'importante collaborazione tra il Santobono e la Duke University

santobono terapie innovative per i bimbi dopo il trapianto di cellule staminali
Napoli.  

Il Dipartimento di Oncoematologia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliera Santobono Pausilipon di Napoli, insieme al Centro per i Trapianti di Cellule Staminali e Terapie Cellulari del Dipartimento di Pediatria della Duke University di Durham, ha dato vita a una ricerca pionieristica per sviluppare nuove terapie per i bambini sottoposti a trapianto di cellule staminali. Questo ambizioso progetto di collaborazione internazionale, che si avvale anche del supporto dell'Associazione di Volontariato "Genitori Insieme", mira a offrire soluzioni innovative per i piccoli pazienti, con particolare attenzione a quelli a rischio di complicanze gravi dopo il trapianto.

Un progetto di ricerca internazionale

Il progetto si fonda su un programma di ricerca e formazione che vedrà Fabiana Cacace, ematologa dell’Ospedale Pausilipon, impegnata per un anno negli Stati Uniti per acquisire competenze avanzate nel trattamento dei pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di cellule staminali. Un risultato significativo di questa collaborazione è stato l'inserimento di uno studio sulla gestione degli infanti (bambini di età inferiore a un anno) nel congresso dell'American Society of Hematology (ASH), uno degli eventi più prestigiosi nel campo dell'ematologia.

Lo studio, che ha coinvolto 107 infanti trapiantati tra il 2003 e il 2023 presso la Duke University, ha messo in evidenza il rischio elevato di complicanze respiratorie acute, una delle principali cause di mortalità in questi pazienti. Un dato rilevante emerso è che il numero di neutrofili o l'engraftment (l'integrazione delle cellule staminali) non influiscono significativamente sulla sopravvivenza dei pazienti sottoposti a ventilazione invasiva, suggerendo che anche senza una risposta immunitaria completa, i bambini possano superare con successo le fasi più critiche.

Nuove strategie per il trattamento e la prevenzione delle complicanze

Questo studio ha aperto la strada alla definizione di nuove linee guida per la gestione dei piccoli pazienti in terapia intensiva dopo il trapianto. In particolare, l'attenzione si concentra sulla possibilità di individuare precocemente i bambini a maggior rischio di complicanze post-trapianto, con l’obiettivo di fornire loro trattamenti tempestivi ed efficaci. Inoltre, all’evento internazionale, è stata presentata una nuova metodologia di lavaggio delle cellule staminali pre-trapianto, ideata per ridurre la tossicità derivante dai prodotti utilizzati per il congelamento delle cellule, un aspetto particolarmente rilevante nei bambini, che sono più vulnerabili agli effetti collaterali.

Il sostegno dell'associazione "Genitori insieme"

Un elemento fondamentale per la realizzazione di questo ambizioso progetto è stato il supporto dell'Associazione "Genitori Insieme", che ha contribuito concretamente alla realizzazione di questa esperienza di formazione e ricerca internazionale. La presidente Fiorella di Fiore ha sottolineato l’importanza di questo impegno, che rafforza l'obiettivo di promuovere cure avanzate per i bambini in cura presso il Polo Oncologico Pediatrico Santobono Pausilipon.

Il futuro della ricerca pediatrica

Rodolfo Conenna, direttore generale dell'Azienda Santobono Pausilipon, ha dichiarato: “Investiamo in formazione internazionale per acquisire competenze sempre più avanzate e per avviare collaborazioni internazionali che ci consentano di implementare la qualità delle nostre cure oncologiche.” Un’idea condivisa anche da Francesco Paolo Tambaro e Fabiana Cacace, che vedono in questa ricerca un punto di partenza per migliorare la qualità della vita e le prospettive di guarigione dei piccoli pazienti.