Napoli, villa Floridiana: lettera a Babbo Natale

Lavori fermi al palo. Resta interdetto circa il 40% del parco borbonico

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L'appello di Gennaro Capodanno

Napoli.  

"Caro Babbo Natale, tu che di questi tempi ti prepari ad accontentare grandi e piccini, fai un dono anche a noi napoletani:  adoperati affinché, dopo tanti anni che molte aree della villa Floridiana sono state interdette ai visitatori, l'antica residenza della duchessa di Floridia, seconda moglie del re di Napoli, Ferdinando IV di Borbone, posta nel quartiere partenopeo del Vomero, riceva dalle autorità competenti, segnatamente dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dal quale dipende, tutte le cure necessarie per restituirla integralmente alla fruizione delle miriadi di visitatori. E' infatti da tredici anni che, a ragione del pericolo determinato dalla caduta di alberi ma anche per carenze manutentive, le transenne, che ne ostruiscono il passaggio con tanto di cartelli che ammoniscono del pericolo, non vengono rimosse".

A sottoscrivere la provocatoria missiva è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori, che è sceso in campo più volte, al fine di consentire la piena fruibilità di quest'unico polmone di verde pubblico a disposizione degli abitanti del quartiere collinare, all'interno del quale si trova anche il museo delle arti decorative Duca di Martina, meta di tanti turisti,  pure con la creazione di una pagina sul social network Facebook, che conta 4.800 iscritti.

"Infatti - puntualizza Capodanno -, passeggiando lungo i viali, si continua a osservare la presenza di numerose transenne che, dal 2011, quindi da ben tredici anni, limitano l'acceso ancora a circa il 40% dei poco più dei sette ettari occupati dal parco borbonico. Al riguardo peraltro non si osservano lavori in corso, nonostante che dovrebbero essere ancora disponibili i finanziamenti a suo tempo  erogati dal Ministero della cultura per i lavori di manutenzione straordinaria da realizzare all'interno del giardino storico al fine di restituirlo integralmente alla fruizione dei frequentatori. Lavori che erano iniziati nell'ottobre dell'anno scorso ma che poi, per ragioni che restano al momento ignote, si sono fermati da prima dell'estate.

Inoltre - sottolinea Capodanno - resta il problema di attrezzare idoneamente, in diverse zone del parco, delle aree giochi per  bambini. Allo stato c'è solo un'aiuola, peraltro brulla, posta nei pressi del giardino delle camelie, dove sono collocati uno scivolo, un'altalena e due cavallucci, davvero pochi per i tanti bambini accompagnati che frequentano il parco. Al riguardo viene rilanciata anche la proposta di utilizzare anche gli immobili presenti all'interno della villa, alcuni dei quali già liberi da persone e cose mentre altri sono occupati anche se non si è mai saputo a quale titolo, per creare pure una ludoteca, sempre per i bambini, oltre ad alcuni spazi per manifestazioni, esposizioni e incontri. Inoltre il parco è ancora privo di servizi igienici, presenti solo all'interno del museo. Un quadro complessivo d'abbandono che non lascia adito a dubbi - aggiunge Capodanno -. Inoltre sono tanti gli alberi e le piante nel frattempo morti o eliminati, molti dei quali risalenti alla sistemazione data nel lontano 1815 dall'allora direttore dell'Orto botanico di Napoli Friedrich Dehnhardt, che fece piantare nella villa circa 150 specie diverse. Il tutto causato dalla presumibile carenza della necessaria quanto costante manutenzione ".

Pensaci tu Babbo Natale a scuotere le coscienze di quanti dovrebbero gestire la cosa pubblica nell’esclusivo interesse e a vantaggio dei propri amministrati – conclude nella lettera Capodanno - e, trovandoti, rivolgi anche un invito a tua cugina la Befana.  Il 6 gennaio prossimo tanto, ma proprio tanto carbone nero nelle calze di  coloro che, a vario titolo, non essendosi opportunamente e fattivamente adoperati,  non consentono ancora, a distanza di tanto tempo, che il parco della villa Floridiana sia integralmente restituito alla fruizione della collettività".