Ai Quartieri Spagnoli spunta il murales per Falcone e Borsellino

Voluto da giovani che hanno investito nella zona: "Senza la legalità non si va da nessuna parte"

ai quartieri spagnoli spunta il murales per falcone e borsellino
Napoli.  

Falcone e Borsellino, in una delle immagini più iconiche che li ritrae assieme, dipinti con la maestria degli artisti ai Quartieri Spagnoli, in Vico Lungo Teatro Nuovo.
Un murales iconico, in quartiere iconico che proprio a partire da un altro murales ha avviato un percorso di rinascita. Eh sì, perché il murales di Maradona è diventata una sorta di cattedrale, altare pagano ma non troppo meta di pellegrinaggio di turisti e visitatori che arrivano da tutto il mondo, per Diego, ovviamente, e per respirare l'aria dei quartieri, cuore pulsante e vero di una Napoli fino a qualche tempo fa celata. Inevitabile l'apertura di bed and breakfast, ristoranti, bar, e la rivalutazione dei bassi, dei vichi, di stradine una volta ritenute quasi impenetrabili. E accanto a Diego altri miti, con la famiglia Franco, imprenditori con i più giovani, come Mario, che si sono votati proprio qui, ai Quartieri Spagnoli, alla ristorazione, che ha scelto Falcone e Borsellino.
E proprio Mario, 25 anni, nel merito racconta: “Devo ringraziare la mia famiglia per i valori che mi ha dato, innanzitutto. In base a questo ci sembrava giusto, che in un momento molto particolare per Napoli, per i giovani di Napoli, si desse un segnale: la rinascita dei Quartieri Spagnoli e di Napoli stessa non può prescindere dalla legalità. I giovani devono capire che per contro, con la delinquenza, non si va da nessuna parte. Vanno bene, vanno benissimo i murales a Maradona, al Napoli, ai calciatori, ci mancherebbe, ma c'è tanto altro: e se oggi zone come questa possono sperare in una rinascita e in un percorso di sviluppo lo si deve a questi signori che sono stati dipinti sul muro di un vico, ed è giusto che chi viene da lontano per turismo e per gustarsi Napoli veda che oltre al murales di Maradone c'è anche quello di Falcone e Borsellino, capisca da che parte stiamo”.