Sanità, Muscarà: "La sfacciataggine con cui gli uffici dribblano le risposte"

La consigliera: "Quando non vogliono risponderti ti riempiono di carte"

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Question Time su Sanità. La consigliera Muscarà denuncia dati allarmanti 2023 per SSN ed Alpi: "Troppo bassi. Quando non vogliono risponderti ti riempiono di carte"

Napoli.  

La consigliera Marì Muscarà ha denunciato la mancanza di risposte chiare durante il question time sulla sanità di oggi.

"La sfacciataggine con cui gli uffici dribblano le risposte senza mai centrare il punto è offensiva verso la sottoscritta ma soprattutto verso i cittadini - ha dichiarato la consigliera Muscarà -. La risposta che mi devono dare da quasi un anno riguarda i dati chiari e netti sulla differenza tra servizio sanitario nazionale e intramoenia, per capire le proporzioni tra visite gratuite e visite a pagamento all'interno delle strutture ospedaliere.

I dati ricevuti nel 2022 sono stati talmente indecenti che Postiglione fu costretto ad intervenire per ricordare alle aziende sanitarie nazionali, l'obbligo di mantenere un equilibrio tra il sistema sanitario nazionale e l'attività libero-professionale Intramoenia (Alpi).

Al Moscati, ad esempio, le visite ortopediche nel 2022 erano 0 con il sistema sanitario nazionale e 699 con l'Intramoenia.

Al Cardarelli, 112 con il sistema sanitario nazionale e 1.255 a pagamento. È evidente un disequilibrio che necessitava un immediato intervento.

Ma questo non basta. Ora da questi ultimi dati che mi hanno fornito, ci siamo accorti che anche addizionando Ssn ed Alpi, ci sono numeri allarmanti: ad esempio, l'Asl di Avellino ha registrato solo 5 Tac addome nell’ anno 2023, mentre a Benevento solo 2. Numeri inspiegabilmente bassi. Perché per la Tac addome i numeri sono molto bassi in tutta la Campania? Perché all'ospedale dei Colli, le visite ginecologiche risultano solo 6, la Tac addome superiore solo 1, e al Ruggi d'Aragona le Tac addome superiore e inferiore risultano solo 15?”.

La consigliera ha evidenziato come queste cifre dimostrino una grave inefficienza del sistema pubblico, costringendo i cittadini a rivolgersi al privato.

"È inaccettabile che intere strutture siano ferme a numeri che neanche l'ambulatorio settimanale dell'ultimo paesello sperduto può vantare. Questo non è solo inspiegabile, è assolutamente intollerabile! Presenterò un'ulteriore richiesta ancora più specifica per ottenere i dati necessari e fare chiarezza sulla situazione” – conclude la consigliera Muscarà.