Vomero: No alla Ztl per la sola zona di San Martino

Capodanno: "Subito l'indizione di un referendum consultivo"

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Vomero: No alla ZTL per la sola zona di San Martino! Cosi si favoriscono solo esercizi pubblici e parcheggi privati. Capodanno: "Subito l'indizione di un referendum consultivo "

Napoli.  

 

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che già in diverse occasioni si è espresso contro provvedimenti parziali, avulsi da una programmazione e da contesto generale, in tema di viabilità che peraltro, sino a oggi, si sono dimostrati del tutto inefficaci se non dannosi, come le pedonalizzazioni e le zone a traffico limitato, per la soluzione dei problemi di traffico che da tempo affliggono la popolosa area collinare partenopea, interviene ancora una volta per ribadire un secco no all'ipotesi, rilanciata dall'approvazione da parte del Consiglio comunale di un ordine del giorno che dà mandato agli uffici competenti per la creazione di una zona a traffico limitato per la sola area di San Martino.

"Si è utilizzata - sottolinea Capodanno - la vicenda della voragine di via Morghen, una delle strade, da tempo, tra le più dissestate e abbandonate del quartiere Vomero, come denunciamo inascoltati da anni, per rispolverare un vecchio progetto che già fu al centro di un’aspra polemica che coinvolse istituzioni e cittadini fin dalla fine degli anni ’80, quando rivestivo la carica di presidente della circoscrizione, quello di creare una zona a traffico limitato, circoscritta solo ad alcune arterie della parte alta del quartiere collinare. Una soluzione semplicistica quanto dannosa, innanzitutto per le conseguenze che produrrebbe sulle strade limitrofe che andrebbero a ingolfarsi ulteriormente, ma anche sulle attività commerciali, o meglio di quello che resta del tessuto commerciale presente, visto che molte attività del terzo settore hanno già abbassato le saracinesche e altre rischiano di seguire la stessa sorte, dal momento che parcheggiare al Vomero è diventata un'impresa titanica, una sorta di terno al lotto.

Inoltre - aggiunge Capodanno - con la creazione della Ztl in una delle aree più tranquille della Città ma anche tra le più ricche di beni culturali e ambientali, meta di tanti turisti, si favorirebbe solo la proliferazione, già avvenuta in altre zone, oggetto di analoghi provvedimenti, di attività per la vendita e la somministrazione di cibi e bevande, con l'occupazione di interi tratti di strada pubblica con dehors, gazebo, tavolini e sedie, nonché, vista l'assenza di parcheggi pubblici a prezzi calmierati, l'aumento indiscriminato del ticket per la sosta nei parcheggi privati che, già adesso, nei fine settimana, arriva a ben dieci euro all'ora.

 

Principalmente per queste ragioni - puntualizza Capodanno - il progetto di Ztl limitato alla zona di San Martino, avanzato in più occasioni in passato, è stato sempre bocciato senza mezzi termini, non solo dai commercianti ma anche dagli stessi residenti, al punto che non ha mai avuto alcun seguito operativo. Cosa è cambiato dunque per rispolverare dai cassetti questa proposta datata? Nulla: non sono stati realizzati i parcheggi pubblici d’interscambio a raso, a partire, solo per esemplificare, da quello sotto i viadotti della Tangenziale in via Cilea, del quale si parla dagli anni ’80,  non è stato potenziato il trasporto pubblico, anzi con la funicolare di Chiaia chiusa da quasi due anni sono state appiedate 15mila persone che la utilizzavano quotidianamente e, quando riaprirà, bisognerà subito dopo chiudere la funicolare di Montesanto, che si trova proprio nell'area dove si vorrebbe istituire la Ztl, anche in questo caso per i lavori di revisione ventennale, non sono state realizzate le scale mobili di collegamento sui percorsi pedonali della Pedamentina, del Petraio e di Calata San Francesco, richiamati nella cosiddetta "città obliqua", non è stata ancora realizzata la quarta fermata della funicolare di Montesanto né la bretella di raccordo tra viale Raffaello e via Tito Angelini, sulla scorta di un progetto che giace da lustri nei cassetti polverosi dell’amministrazione comunale. Per ultimo e non da ultimo i treni del metrò collinare continuano a viaggiare con tempi di percorrenza inaccettabili rispetto alle altre metropolitane europee, con attese molto lunghe alle banchine e con stop improvvisi.

 

Da queste considerazioni - conclude Capodanno - consegue che non è  possibile allo stato realizzare al Vomero zone a traffico limitato né parziali né totale.

Anzi, al contrario, occorre riaprire le strade inutilmente chiuse. In particolare va revocata la pedonalizzazione di piazza degli Artisti, fortemente contestata anche da residenti e commercianti, ripristinando il dispositivo esistente prima delle ultime festività natalizie, alleggerendo così il traffico caotico attualmente presente in via Recco e strade limitrofe, trasformate in vere e proprie camere a gas e dove peraltro si trova anche un mercato all'aperto, con prodotti alimentari esposti costantemente agli agenti inquinanti, ripristinando nel contempo gli stalli per la sosta per autoveicoli e motocicli, aboliti con la pedonalizzazione".

Capodanno al riguardo chiede l'intervento immediato dei vertici istituzionali, segnatamente del  Prefetto e del Sindaco di Napoli per l'adozione, in tempi rapidi, di  provvedimenti tesi a migliorare le condizioni del traffico nell'ambito della municipalità collinare, restituendo alla viabilità tratti di strade la cui pedonalizzazione è servita essenzialmente a consentire l'occupazione del suolo pubblico da parte delle numerose attività per la vendita e somministrazione di cibi e bevande, sorte come funghi, proprio a seguito della creazione delle zone pedonali, evitando così di penalizzare ulteriormente il settore commerciale, che ha già registrato negli ultimi anni la chiusura di tantissime attività storiche, con l'ulteriore istituzione d'inutili quanto dannose Ztl, per le quali al momento non esiste nessuna delle condizioni al contorno. Chiede altresì, nel rispetto dell'art. 12 del vigente statuto comunale, d'indire un referendum consultivo che coinvolga nella decisione i cittadini, laddove s'intendesse continuare a portare avanti la proposta, contenuta nell'ordine del giorno, approvato a maggioranza dal Consiglio comunale, d'istituire una Ztl limitata al Vomero.