"Il 17 maggio cade il trentunesimo anniversario del brutale assassinio di Maurizio Estate, vittima innocente della criminalità e medaglia d'oro al valore civile, spirato tra le braccia del padre, dopo che gli avevano sparato per essere intervenuto, poco prima, sventando uno scippo ai danni di un passante - ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari –. Il grave fatto di sangue avvenne infatti il 17 maggio 1993, a Napoli, al largo Vetriera a Chiaia, oggi largo Maurizio Estate, dove ogni anno i familiari ricordano la nobile figura di questo giovane che ancora oggi rappresenta un fulgido esempio, anche per tanti ragazzi, di altruismo e di amore per il prossimo.
Nell'occasione - sottolinea Capodanno -, a partire dalle ore 10:00, si terrà la cerimonia commemorativa nel corso della quale sarà svelata la nuova lapide dedicata a Maurizio Estate. Cerimonia che vedrà la partecipazione anche degli studenti di alcune scuole napoletane.
Negli anni scorsi - puntualizza Capodanno -, alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, gli alunni di una scuola media statale che ha assunto Maurizio Estate come simbolo di eroismo, realizzando un filmato dove si descrive la vita della giovane vittima della criminalità. In occasione della commemorazione del 17 maggio 2005, il primo cittadino del capoluogo partenopeo, nel corso dell’intitolazione di una piazza a Scampia, nel ricordare il giovane, che, quando fu ucciso, aveva appena 23 anni e stava per convolare a nozze, lo paragonò a Nicola Calipari, il funzionario del Sismi che si gettò su Giuliana Sgrena per difenderla.
Leggendo la lapide dedicata a Maurizio – conclude Capodanno - vengono in mente le parole del fratello: “Spero che questa lapide sia di monito per i giovani, altrimenti ci piegheremo alla barbarie. Ricordare è importante, una città senza memoria non ha futuro. È facile andare via, il difficile è vivere qui a Napoli. Ma non possiamo andarcene. Dobbiamo sperare ed essere sempre di più a farlo."