Distrettualizzazione e completamento degli schemi fognari nei comuni dell’Area Nolana: è questo il nuovo obiettivo su cui sono al lavoro Gori, Ente Idrico Campano e Regione Campania, nell’ambito di una progettualità partecipata e condivisa che punta a rendere sempre più efficace ed efficiente il servizio idrico integrato in tutto il distretto Sarnese-Vesuviano. È in tale ottica che questa mattina è stato inaugurato il cantiere per la realizzazione di circa 1 km di nuova rete fognaria nel borgo di Castel Cicala, la storica contrada che diede i natali a Giordano Bruno, situata presso il comune di Nola: un intervento funzionale al rilancio paesaggistico di una località di grande pregio e valore culturale.
L'obiettivo del progetto
L’obiettivo, infatti, è quello di collettare i reflui dell’area all’impianto di depurazione di Boscofangone e dismettere le vasche private a tenuta che spesso generano gli scarichi in ambiente. Hanno partecipato il Sindaco, Carlo Buonauro, il Presidente di Gori, Sabino De Blasi, l’Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello, il Commissario Straordinario Consorzio Generale di Bonifica del bacino inferiore del Volturno, Francesco Todisco, il Coordinatore del Distretto Sarnese-Vesuviano dell’Ente Idrico Campano, Raffaele Coppola, il Presidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo, il componente della VII Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile della Regione Campania, Mario Casillo, il Vicepresidente della VII Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile della Regione Campania, Massimiliano Manfredi, e il Vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola.
Macro progetto da 10 milioni di euro
A seguire, la presentazione del macro-progetto dedicato ai comuni dell’Area Nolana finanziato con 10 milioni di euro provenienti da fondi PNRR, regionali e in parte coperti anche dalla tariffa. Il progetto, inoltre, prevede un secondo lotto funzionale che coinvolgerà tutti i 21 comuni del comprensorio depurativo dell’Area Nolana afferenti all’Ato3, per un importo complessivo di 20 milioni di euro, che approccerà ad una nuova vision integrata del ciclo delle acque. Il piano di interventi, oltre a prevedere il completamento degli schemi fognari comunali, non tralascia, su questi territori, il risanamento della rete idrica attraverso un ulteriore programma di riduzione delle perdite, che si affianca a quanto già messo in campo con il progetto Azioni per l’Acqua che sta interessando tutti i comuni serviti da Gori.