"Un reality per rinascere. Sarò giudice autoironico, pronto a mettersi in gioco"

Gaudino: questo format sarà un viaggio nella rinascita che tutti desideriamo

un reality per rinascere saro giudice autoironico pronto a mettersi in gioco

Napoli. Sabato 12 febbraio al Caravaggio Sporting Village di Napoli via ai casting del reality tv “Prenditi Cura di Me” sul benessere psicofisico

Napoli.  

Sarà un giudice atipico: ironico e autoironico al tempo stesso, ma soprattutto un sorprendente compagno di viaggio, per i concorrenti e telespettatori. Massimiliano Gaudino, psicoterapeuta e scrittore napoletano, debutta in tv con il reality di Ottochannel Tv 696: “Prenditi Cura di Me”. Un format dedicato al benessere psicofisico, che sarà interamente girato al “Caravaggio Sporting Village” di Napoli, in via Terracina a Fuorigrotta. Gaudino, autore del format, annuncia: siamo un gruppo di professionisti, che per primi vogliono mettersi in gioco, per dimostrare che insieme, in gruppo, lavorando in team, è meglio. “Voglio emozionarmi ed emozionare. Mi auguro che ai casting, di sabato 12 febbraio al Caravaggio, affiori lo straordinario portato emotivo, che anima questo programma tv”, racconta con malcelata emozione Gaudino.

Massimiliano Gaudino, psicoterapeuta e scrittore.  Ora debutti in tv come autore e giudice del reality di Ottochannel Tv “Prenditi Cura di Me”. Un’avventura tutta nuova. Perché un format dedicato al benessere psicofisico?

«Come tutti gli altri progetti, che sto portando avanti da due anni a questa parte, il reality “Prenditi cura di me” era nel cassetto da un po' di tempo, e probabilmente il tempo trascorso durante la pandemia o il trovare e ritrovare nelle persone la stessa voglia di fare, di accudire e di realizzare sogni, desideri, mi ha permesso di poterlo promuovere e progettare. L’idea di base è quella di fare una cosa abbastanza semplice, ma che sembra innovativa: cooperare tra professionisti nel rispetto del cliente. Un’idea che, nella sua semplicità, è rivoluzionaria, perché alcuni professionisti non riescono a lavorare in team. Credo che invece proprio a livello “curativo” un percorso sinergico e multidisciplinare garantisca la completezza che serve.

Qual è la novità? Qual è la differenza di questo format rispetto agli altri?

«La novità è quella di proporre ad ogni partecipante la possibilità di affidarsi a diversi professionisti, che gli insegneranno ad avere cura di se stesso».

Insomma, insieme è meglio?

«E’ necessario. Una partecipazione attiva da parte specialisti, conduttori, giornalisti, giudici e concorrenti sarà l’ingrediente eccezionale: Il fine ultimo è la sinergia».

Ti piace definire “Prenditi cura di me” un reality nuovo e necessario. Perché?

«Mi piaceva che la richiesta partisse appunto dal “concorrente”. L’iscrizione al programma, ai casting di sabato, è la rappresentazione di un desiderio, un bisogno, in un momento durante cui tutti abbiamo il dovere di prenderci cura dell’altro. Nel pieno rispetto delle regole anti contagio anti covid, avremo l’occasione di condividere con i concorrenti un percorso, che sarà  a sua volta condiviso con il pubblico a casa. Ci auguriamo di poter fornire alle persone, in ogni puntata, la possibilità di distendersi e pensare alla ripresa e rinascita di noi stessi. Per troppo tempo siamo stati distanti, ora dobbiamo ricongiungere le nostre forze.

I social, psicoterapia, la tv, la scrittura. Chi è Massimiliano Gaudino? Cosa ti piace raccontare di te?

«Non dimentichiamoci di “My Personality Disorders”: il progetto di T-shirt solidali sui disturbi di personalità. In realtà ancora oggi sto provando a definirmi, ma è un processo continuo. Cerco di fare ciò che sono e che mi aiuta a dirmi “bravo”. Con il tempo, ho scoperto che essere indefinito, nel rispetto di me stesso e dell’altro, è qualcosa che mi aiuta a comprendere maggiormente la persona che ho di fronte a me. Ritrovarsi nel dolore, nelle stranezze , ma anche nel sorriso è la mia ricetta per vivere meglio.

DOMANDA: Cosa racconterai di te in questo format?

RISPOSTA: Sicuramente racconterò la mia professionalità, la mia attitudine a capire e regolare l’altro. Prevedo anche momenti di disregolazione emotiva personale e dei partecipanti; un modo per passare dal sorriso al pianto e viceversa.

Conosci bene un po' tutti i componenti del team. Sei un esperto psicoterapeuta: cosa riusciremo a scoprire di personale degli altri giudici? Quali saranno gli aspetti personali che potranno affiorare?

«È un team affiatato, molto attivo nel portare avanti questo progetto, c’è una sinergia  che spero possa affiorare in tv, arrivare direttamente allo spettatore a casa. Sarà sicuramente bello essere non solo coach, ma anche compagni in questo viaggio della trasformazione, che cambierà sicuramente anche noi. Sicuramente quello che ho imparato sulla mia pelle, è che i pazienti e sicuramente i partecipanti, apprezzeranno dei coach umani, che con sensibilità e tatto racconteranno anche le loro vicissitudini».

Pandemia, disturbi della personalità. Possiamo dire che questo reality sarà curativo anche per chi lo guarda?

«L’obiettivo è anche questo: permettere a chi guarda ed è schivo, nell’esporsi totalmente, di poter ritrovare delle parti di sé da guarire o rinforzare. Il nostro obiettivo è proprio questo dare un’idea semplice e chiara della nostra professione, che ha che fare con la cura perché “avere cura e essere in cura”».

La necessità della condivisione. Porterete anche questo in tv. Che effetto, ti auguri, avrà sul pubblico da casa e concorrenti in lizza?

«Nella mia esperienza con i gruppi,ho capito che, inizialmente, c’è molto disagio, perché non siamo abituati a raccontarci, temiamo sempre il giudizio. Invece l’effetto finale di questo percorso in tv sarà che il gruppo è terapeutico e che aiuta a rimarginare le ferite dell’anima».

Se dovessi coniare uno slogan per “Prenditi cura di me”

"Uno è sicuramente “avere cura significa essere in cura”un altro che mi viene in mente ora è che “ci sono treni che passano poche volte nella nostra vita ma raramente capiremo che, a volte, il treno siamo noi”".

Ti metterai un po' in gioco anche tu? Che giudice sarai?
«Sicuramente mi metterò in gioco, anche se è una parola che mi spaventa, perché trattasi comunque di emozioni e sentimenti. Sarò me stesso e quindi professionale, ma anche ironico e auto ironico; in poche parole saró un terapeuta atipico. (Foto di copertina di Roberto Viccaro, ndr)»
Ecco come iscriversi alle selezioni:
(Per candidarsi ai casting di “Prenditi Cura di Me”, che si terranno Sabato 12 febbraio al Caravaggio Sporting Village, è possibile inviare una email all’indirizzo: prenditicuradime@ottoproduction.it presentandosi (nome, cognome, età, città), o contattando il numero 327-4739599, telefonicamente dalle ore 9 alle ore 18 dal lunedì al venerdì, o scrivendo su whats app. Seguici su Instagram “prenditicuradime2022”o su Facebook sulla pagina “Prenditi cura di me”)