Una giornata di festa per i piccoli alunni dell'istituto Compensivo Vittorino Da Feltre, la scuola di San Giovanni a Teduccio in cui ha debuttato la campagna vaccinale per i bambini a Napoli. Tutto è andato bene, circa cinquanta i piccoli che si sono sottoppsti alla somministrazione del siero anti covid in tutta sicurezza nella palestra della scuola di Napoli Est, malgrado le tensioni dei giorni corsi. Soddisfatta la preside Valeria Pirone, che ha voluto questa iniziativa nonostante le violente minacce e le intimidazioni ricevute da gruppi e genitori no vax. "E' stato un grande successo, ci auguriamo che questa iniziativa possa invogliare anche altre famiglie a fare il vaccino" Anche questa volta la scuola di San Giovanni si è confermata presidio di legalità su un territorio notoriamente attraversato da faide e sparatorie, dove il disagio sociale e la povertà educativa rischiano sempre di prendere il sopravvento. E invece, come è accaduto quattro anni fa con la prima marcia anticamorra dei bambini di Napoli est, ha vinto la responsabilità e la voglia di riscatto contro la paura.
La prima a fare il vaccino è stata la piccola Flavia, otto anni, orsacchiotto sotto un braccio, che insieme ai genitori si è recata nei box allestiti dall'Asl alla presenza dei pediatri, nella coloratissima palestra della scuola, dove è stata anche allestita per l'occasione una “stesa” di messaggi positivi. Tante magliette colorate dai bambini su cui c'è scritto “io mi sono vaccinato”.
Flavia ha fatto poi una foto ricordo anche con il governatore Vincenzo De Luca, che ha voluto presenziare all'iniziativa. Ad accoglierlo gli alunni della III C della scuola media che insieme a Paola Capocelli e Rosanna Cimmino hanno preparato la filastrocca della lieta novella, che per questo Natale è rappesentata dall'arrivo del vaccino anti covid da oggi disponibile anche per i bambini.
De Luca ha ricordato come in Campania ci siano poche prenotazioni "rispetto ad altre regioni del Nord e credo che pesi anche un rapporto nelle famiglie molto più intenso che abbiamo qui al Sud con i bambini. Un rapporto più protettivo, diciamola così, non volevo dire di mammismo. Credo che un po' alla volta le cose prenderanno il verso giusto. I pediatri ci stanno accompagnando trasmettendo messaggi di serenità per superare questi mesi di imbecillità, di confusione, di irresponsabilità che abbiamo alle spalle, anche per colpa di un sistema di comunicazione e informazione che ha prodotto più confusione che certezze. Se Dio vuole, cominciamo ad imboccare la strada della ragione".
De Luca ha spiegato che "stiamo cercando di far comprendere a mamme e papà, che hanno obiettivamente delle preoccupazioni, che il vaccino Covid dev'essere omologato in pratica al vaccino che già facciamo contro la polio, la difterite, contro il tetano. Questo è il vaccino anti Covid. Un pediatra stamattina ha fatto l'unica dichiarazione che dovremmo fare, e cioè che dobbiamo avere paura del contagio Covid, non del vaccino. Siamo estremamente fiduciosi, un poco alla volta cresce la fiducia, a mano a mano che si afferma il valore della ragione su quello della confusione e dell'irresponsabilità. Siamo nel territorio più giovane d'italia, abbiamo una popolazione giovanile numerosissima, la fascia di età da 5 a 11 anni ci porta a 400mila unità, e quindi dobbiamo fare un lavoro molto attento".