Ecomafie, rapporto Legambiente: Campania e Napoli maglia nera

Con 5.457 reati accertati di illegalità ambientale nel 2020, al ritmo di 15 al giorno

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Rapporto ecomafia 2021

Napoli.  

Con 5.457 reati accertati di illegalità ambientale nel 2020, al ritmo di 15 reati al giorno, seppure con una leggerissima flessione degli illeciti (92 in meno rispetto al 2019), ma un incremento delle persone denunciate (ben 654, pari al 15,5% in più), degli arresti, più che raddoppiati (50 contro i 24 del 2019) e dei sequestri (131 in più nel corso del 2020), la Campania è maglia nera, secondo il Rapporto Ecomafia 2021 di Legambiente.

A livello provinciale la maglia nera per illegalità ambientale spetta a Napoli con 1.615 reati, anche se con una significativa riduzione del numero di illeciti, pari al -36,7% (vale la pena precisare che in questa classifica non sono compresi i dati relativi alle attività svolte dai Comandi Carabinieri per la tutela ambiente, le politiche agricole e la tutela del patrimonio culturale).

Sempre alta l'incidenza dei reati ambientali accertati nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (ossia Sicilia, Campania, Puglia e Calabria), esattamente 16.262, il 46,6% del totale nazionale, con 134 arresti, nel 2019 erano stati 86.

Nella classifica regionale dei reati ambientali, Campania, Sicilia, Puglia sono le regioni più colpite. Ma al quarto posto quest'anno sale il Lazio con 3.082 reati, con un incremento del 14,5% sul 2019, superando così la Calabria. È quanto emerge dal rapporto ecomafia 2021 di Legambiente.