Cose geniali di Napoli: il ciondolo ca "maronn t'accumpagn"

E dopo il classico corniciello rosso arriva la Madonna in vespa seduta dietro... senza casco

La foto è stata pubblicata sulla pagina facebook di Luca Delgado, scrittore sempre attento alle manifestazioni più autentiche di “napoletanità”

Napoli.  

“A Maronn t'accumpagn” è una delle espressioni napoletane più note, un modo per augurare del bene alle persone care, una sorta di preghiera affinché la Vergine vegli su di loro ogni volta che si incamminano o ci lasciano per andare altrove. Chi di noi non ha avuto una nonna o una zia che puntualmente, ad ogni uscita (anche per andare due minuti dal tabaccaio) ci consegnavano idealmente alle amabili cure della Madonna come se stessimo andando in guerra.

Da secoli viene usata, di generazione in generazione, perché a Napoli e in Campania il divino si cela in ogni occasione e fa parte del linguaggio quotidiano. Negli ultimi anni poi è diventata celebre questa espressione grazie al Cardinale Crescenzio Sepe che conclude ogni sua omelia con un caloroso e sincero “a Maronna v'accumpagn” ai fedeli.

Sull'origine di questa espressione sono state scritte molte pagine, soprattutto dal maestro Luciano De Crescenzo che spiega la nascita di questo detto nel suo libro “Fosse ‘a Madonna!” dove indaga sui motivi per cui a Napoli la Madonna è più amata di Gesù e forse anche dello stesso San Gennaro.

Ma come sempre tutto ciò che ha a che fare col divino finisce per essere contaminato dal profano e in una città dove la fede è tanta, ma anche l'ingegno non manca, ecco che qualcuno si è inventato un ciondolo portafortuna che raffigura un uomo in vespa con la madonna seduta dietro che, appunto, lo accompagna.

La foto è stata pubblicata sulla pagina facebook di Luca Delgado, scrittore, sempre attento alle manifestazioni più autentiche di “napoletanità”. Qualche gioielliere l'ha messo in vetrina accanto ai classici “curnicielli” rossi, simboli scaramantici - inventati sempre a Napoli - noti in tutto il mondo.

Ora arriva anche il ciondolo, una nuova idea regalo che siamo certi piacerà a molti, fedeli e non, a dimostrazione che l'acume, la genialità napoletana non conosce limiti e sa sempre come inventarsi qualcosa di nuovo pescando nelle radici, nelle tradizioni, o nel sentimento religioso come in questo caso.

Si', certo, l'oggetto è un po' naif, magari non è adatto per una serata elegante, ma chi può dirlo. Però nessuno dei due sulla vespa ha il casco. Ecco, forse alla Madonna il casco non serve, ma per chi guida il mezzo sarebbe stato meglio indossarlo perché diciamo la verità, nelle difficoltà è bene confidare in Dio o nei santi ma una buca per strada, o un basolo fuori posto, possono causare danni molto molto seri...